La ‘ndrangheta e il voto di scambio in Lombardia

di Giuseppe Catozzella

Alessandro Colucci, vicecoordinatore provinciale del Pdl in Lombardia, è ormai noto, per i suoi affari con la ‘ndrangheta dei Morabito e per la cena del 2005, in compagnia di uomini del clan, al ristorante Gianat di Milano, per festeggiare – tra l’altro – l’apertura del For a King, il night aperto sotto l’Ortomercato milanese di via Lombroso. Ma ora, nell’articolo di Davide Milosa sul “Fatto” e su Milanomafia.com, spuntano altri nomi – importanti – che parlerebbero da soli degli appoggi della ‘ndrangheta ad alcuni politici candidati nelle circoscrizioni lombarde per le scorse elezioni Europee: Ignazio La Russa, Carlo Fidanza e Licia Ronzulli.

Al centro del bivio tra denaro da ripulire della ‘ndrangheta e legami con i politici c’è la Kreiamo Spa, società considerata uno dei bracci finanziari della ‘ndrangheta delle cosche dei Barbaro-Papalia, e già conosciuta anche perché nel mirino di un altro processo, tuttora in corso nel tribunale di Milano: il processo “Ortomercato” (legata, in questo secondo caso, alla figura di Antonio Paolo, prestanome e titolare di una rete di cooperative che lavorano dentro l’Ortomercato, utilizzate secondo l’accusa per riciclare denaro sporco, e per cui la pm Barbeini il 17 marzo 2010 ha chiesto 8 anni e 6 mesi). E ora il nome della Kreiamo Spa spunta dall’inchiesta della Dda di Milano racchiusa nel fascicolo “Parco Sud” anche in relazione a voto di scambio con politici di spicco di area lombarda e nazionale. “Io sto facendo votare La Russa, Ronzulli e Fidanza” dice al telefono Alfredo Iorio (presidente della Kreiamo Spa, e ora in carcere per corruzione aggravata dall’utilizzo del metodo mafioso) a Michele Iannuzzi (consigliere comunale Pdl a Trezzano sul Naviglio e procacciatore d’affari per la Kreiamo Spa, società legata alla ‘ndrangheta, e in carcere per questo dal febbraio del 2009). E Iannuzzi risponde: “Quando vado a trovare Osnato (cognato di La Russa, consigliere comunale Pdl a Milano, ndr), “prepariamo un elenco di tutti i vari comuni dove noi abbiamo portato dei voti, così li vanno a verificare. Poi con la lista della spesa andiamo da lui”. In questo dialogo c’è il succo della questione: Iorio della Kreiamo Spa e Iannuzzi vogliono “costituire un forte gruppo politico di riferimento in area locale per poi poter contrattare con i vertici regionali”. Per farlo, come appare chiaro dalla trascrizione delle intercettazioni della Dia di Milano, prima pensano a proporre un candidato in proprio, poi – dato il rifiuto del coordinamento nazionale del partito – decidono di appoggiare candidati già esistenti. “Abbiamo Stefano Maullo (assessore regionale Pdl, ndr), Alessandro Colucci (vicecoordinatore provinciale del Pdl, ndr) e Angelo Giammario (consigliere regionale Pdl, ndr)” dice sempre Iorio. E poi Giulio Gallera (capogruppo del Pdl al Comune di Milano), che “è la persona più vicina alla nostra mentalità”. Tutti e quattro attuali candidati alle Regionali del 28-29 marzo in Lombardia. Da tenere a mente: c’è l’Affare (la Kreiamo Spa), legato alla ‘ndrangheta, che decide di entrare direttamente in politica per avere la strada spianata per gli appalti. Senza intermediazioni. Non ce la fa, e allora sceglie di appoggiare candidati già esistenti, che spianeranno la strada degli appalti e contribuiranno anche, in questo stesso modo, a ripulire denaro.

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8 Commenti

  1. Segnalo un paio di articoli sull’argomento, dal quotidiano Il Fatto:

    Le mani dei clan mafiosi su Milano
    La denuncia di Umberto Ambrosoli. Nelle indagini i vertici del cenrodestra locale
    http://antefatto.ilcannocchiale.it/post/2459128.html

    ‘Ndrangheta: votate Pdl
    Un’inchiesta rivela: alle Europee la ‘ndrangheta milanese ha puntato sul ministro. “Con lui siamo più forti degli altri”
    di Davide Milosa
    http://antefatto.ilcannocchiale.it/post/2458647.html

    Ne abbiamo parlato anche qui in Nazione Indiana, suggerisco a Marco di inserire altri tag opportuni (mafia, milano) per richiamarli in modo automatico ai piedi dell’articolo.

    Infine un refuso, è Stefano Maullu l’assessore regionale Pdl (e non Maullo)

  2. Contesto tutto l’articolo. Come dice il mio amato sindaco a Milano e in Lombardia la mafia NON ESISTE!

    (ok, scusate… ho le lacrime agli occhi dal ridere e non riesco ad andare avanti a scrivere)

  3. Non mi fa ridere, mi fa piuttosto piangere.
    L’Italia è un paese magnifico. Che tristezza
    da vedere un paese preso nelle mani di organisazione
    criminale. Vorrei che l’appello di Roberto Saviano sia
    ascoltato. Mi chiedo a che serve l’Europa.
    E’ importante che questo appello sia visibile nei giornali francesi, inglesi, tedeschi…

  4. La mia piccola battaglia l’ho vinta.. ieri sera, durante l’assemblea condominiale!!!

    Uno degli inquilini del mio stabile è un piccolo imprenditore edile, per anni ha imposto, accordandosi con altri condomini, la sua impresa per fare piccoli e grandi lavori di manutenzione al nostro stabile.
    Per anni ci ha marciato e guadagnato, e oggi molti dei lavori sono da rifare.
    Ora dobbiamo rifare il tetto: ieri in assemblea sono riuscito a far comprendere agli altri condomini che è necessario raccogliere piu’ preventivi per valutare con inteligenza e convenienza la proposta migliore.

    Sono stato platealmente minacciato e il condomino sarebbe arrivato volentieri alle mani… ma l’ho spuntata.. ioO !!! .. si,si,si ^__^

    Se troveranno un corpo nelle campagne milanesi , è il mio -__°

  5. Ares, d’accordo, ma la situazione è ancora più grave; davvero è quello sento dall’estero.
    E non capisco ancora perché niente si muove in Europa.
    Per esempio il denaro delle organizzazioni criminali che viaggia nelle banche in Europa, perché niente è fatto per pulire tutto?

  6. Ho letto con un giorno di ritardo, perché in provincia La Repubblica arriva sempre con un la notizia della vigilia, che l’appello di Roberto Saviano è stato ascoltato su Facebook (che putroppo non posso frequentare: sono insegnante e non voglio che gli alunni possiano rintracciarmi); Facebook piace molto alla giovinezza. Sono contentissima di vedere que questa giovinezza appunto ha il desiderio di cambiare le cose. E’ davvero un vento della speranza.

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marco rovelli
Marco Rovelli nasce nel 1969 a Massa. Scrive e canta. Come scrittore, dopo il libro di poesie Corpo esposto, pubblicato nel 2004, ha pubblicato Lager italiani, un "reportage narrativo" interamente dedicato ai centri di permanenza temporanea (CPT), raccontati attraverso le storie di coloro che vi sono stati reclusi e analizzati dal punto di vista politico e filosofico. Nel 2008 ha pubblicato Lavorare uccide, un nuovo reportage narrativo dedicato ad un'analisi critica del fenomeno delle morti sul lavoro in Italia. Nel 2009 ha pubblicato Servi, il racconto di un viaggio nei luoghi e nelle storie dei clandestini al lavoro. Sempre nel 2009 ha pubblicato il secondo libro di poesie, L'inappartenenza. Suoi racconti e reportage sono apparsi su diverse riviste, tra cui Nuovi Argomenti. Collabora con il manifesto e l'Unità, sulla quale tiene una rubrica settimanale. Fa parte della redazione della rivista online Nazione Indiana. Collabora con Transeuropa Edizioni, per cui cura la collana "Margini a fuoco" insieme a Marco Revelli. Come musicista, dopo l'esperienza col gruppo degli Swan Crash, dal 2001 al 2006 fa parte (come cantante e autore di canzoni) dei Les Anarchistes, gruppo vincitore, fra le altre cose, del premio Ciampi 2002 per il miglior album d'esordio, gruppo che spesso ha rivisitato antichi canti della tradizione anarchica e popolare italiana. Nel 2007 ha lasciato il vecchio gruppo e ha iniziato un percorso come solista. Nel 2009 ha pubblicato il primo cd, libertAria, nel quale ci sono canzoni scritte insieme a Erri De Luca, Maurizio Maggiani e Wu Ming 2, e al quale hanno collaborato Yo Yo Mundi e Daniele Sepe. A Rovelli è stato assegnato il Premio Fuori dal controllo 2009 nell'ambito del Meeting Etichette Indipendenti. In campo teatrale, dal libro Servi Marco Rovelli ha tratto, nel 2009, un omonimo "racconto teatrale e musicale" che lo ha visto in scena insieme a Mohamed Ba, per la regia di Renato Sarti del Teatro della Cooperativa. Nel 2011 ha scritto un nuovo racconto teatrale e musicale, Homo Migrans, diretto ancora da Renato Sarti: in scena, insieme a Rovelli, Moni Ovadia, Mohamed Ba, il maestro di fisarmonica cromatica rom serbo Jovica Jovic e Camilla Barone.
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