di Fabio Franzin
(Non è più l’umano che pensa il mondo.
Oggi è l’inumano che ci pensa (…) per infiltrazione diretta
di un pensiero virale, contaminatore e virtuale, inumano).
JEAN BAUDRILLARD
Povere statue. Mai state scolpite
mai state toccate da arte o scalpello
scaricate dalla stiva sull’asfalto
bollente dell’estate stese e per le
storte pose degli arti derise. Statue
del gelo nell’algore che ci avvolge.
Impresse nel display di qualche
telefonino quale esotica immagine
di viaggio da...