di Gianni Biondillo
Curzio Malaparte, Il buonuomo Lenin, Adelphi, 2018, 311 pagine
Sembra non si riesca a fare a meno di Curzio Malaparte. Come un fiume carsico, non ostante ostracismi e amnesie, la sua opera torna, riaffiora, si mostra nella sua pienezza. Scrittura, diciamolo subito, di qualità indiscussa. “La miglior penna del regime” ebbe a dire di lui l'amico/avversario Piero Gobetti.
Malaparte, l'individualista, l'arcitaliano, fascista della prima ora, anarchico e liberale, comunista convertito...
di Antonio Sparzani
Nel 1924, a quest’ora e in questo giorno 21 gennaio, moriva Vladimir Ilyich Ulyanov, in arte Lenin, dopo una lunga malattia, il primo attacco della quale si manifestò nel maggio 1922, anche come conseguenza della pallottola che gli era rimasta nel collo dopo l’attentato del 1918.
Io qui non tento neppure di parlarne (ho linkato la voce di wikipedia che mi pare piuttosto informativa, come pure la...