di Gianni Biondillo
Gentilissimo Vittorio Sgarbi,
le parlo non come scrittore ma come cittadino, come un milanese che scrive all’assessore alla Cultura della sua città. Quello che siamo, in fondo.
Certe volte avere ragione, certe volte poter dire “lo sapevo, ve l’avevo detto io”, certe volte fregiarsi di una lungimiranza da Cassandra di quart’ordine è cosa davvero poco piacevole. Avrei preferito avere torto. Avrei preferito essere smentito.
Circa un mese fa, in concomitanza...