di Stefano Gallerani
Ora implicitamente ora alludendovi, da quasi vent'anni, cioè sin dal debutto narrativo, con Di bestia in bestia - immediatamente successivo alle incursioni settecentesche di Venere celeste e Venere terrestre -, Michele Mari va restituendo l'infanzia a una dimensione fortemente letteraria e personale. Ne ha fatto, insomma, un tema cardinale, se non il prediletto, la cifra distintiva di un immaginario in cui prevale l'estro affabulatorio, un impulso contagioso...