di Andrea Zandomeneghi
Fiore parte dalle sue esperienze personali con l’LSD («La dissoluzione dell’ego, l’estasi, la percezione di squarci di bellezza assoluta e senza scampo, la sensazione di unità col creato. L’LSD è stata una delle cose più vicine al sacro che io abbia potuto sperimentare») e le vede come accesso (rectius: come «ritorno», perché «il cosmo lisergico è sempre lì, sempre uguale a se stesso») a uno spazio...