di Andrea Inglese Anche per Giuliano Mesa il dialogo con l’opera di Beckett non è episodico, ma coinvolge procedimenti e risorse fondamentali del progetto poetico. Fin dalla raccolta I loro scritti, uscita nel 1992, Mesa pare elaborare in un suo modo personalissimo una costante della figurazione beckettiana: il corpo smembrato e derelitto.
di
Effeffe
Grazie a Rocco Pinto , libraio e amico, sono riuscito a partire per Parigi con sottobraccio la copia de La città dei vivi, di Nicola Lagioia.
In treno ho staccato lo sguardo dalle pagine aperte sul tavolinetto, in quei momenti che Fernando Pessoa aveva definito intervalli tra il sé e il sé stesso , e mi è venuto in mente un viaggio fatto anni prima da Roma dove si era...
di Ornella Tajani
Guardando a buona parte della produzione di Emmanuel Carrère sembra di individuare due fils rouges: uno, tematico, è l’indagine sull’identità, l’affermazione sofferta di sé, l’empatia appassionata per i propri simili, il desiderio di essere un altro che sempre si eclissa davanti al compiacimento infinito di essere ciò che si è, con i limiti e i difetti che definiscono un carattere. Il talento di Carrère è ammirevole nella...