Il brano che segue è tratto dal romanzo Stramer di Mikołaj Łoziński (Wydawnictwo Literackie, 2019), inedito in italiano. La traduzione dal polacco è di Francesco Annicchiarico.
di Mikołaj Łoziński
Ogni nuovo giorno portava con sé nuovi clienti al caffè Da Stramer, ma nonostante questo Nathan non era del tutto soddisfatto. Lui si aspettava ben altro.
Rena aiutava sua madre in cucina, si sarebbe occupata della parte kosher, che non dava troppi problemi, visto...
a cura di Cèlia Nadal Pasqual e Pietro Cataldi
Mi accade come al marinaio che in rada
ha il suo naviglio e lo crede un castello;
vedendo il cielo tanto chiaro e bello,
crede per fermo che un’ancora basti.
E sente d’improvviso un temporale
tempestoso, e un tempo insopportabile;
cambia giudizio: se molto durasse,
un porto, e non resistere, gli vale.
Molte volte che un vento è fortunale
non c’è salvezza se non muta lato,
e quella chiave che ci chiude...
di Valentino Liberto
In autunno, i boschi d’alta quota del Sudtirolo si punteggiano di giallo. Sono i larici, unici tra le conifere a non essere sempreverdi, ad accendersi di colore per poi spegnersi con il sopraggiungere dell’inverno: il giallo sfuma, volge all'arancione tenue, sino ad assumere i toni più caldi del marrone. Norbert Conrad Kaser voleva essere un larice, solo e ormai spoglio sotto la neve di dicembre. E rinascere...
a cura di Serena Cacchioli
Judite Canha Fernandes è nata a Funchal, sull'isola di Madeira, nel 1971. È performer, femminista, curinga (di Teatro dell'Oppresso/a), scrittrice, bibliotecaria, attivista, madre e ricercatrice, senza un ordine preciso, ed è stata rappresentante europea nel Comité International della Marcia Mondiale delle Donne tra il 2010 e il 2016.
Le sue opere spaziano dalla poesia al teatro, dalla letteratura per l'infanzia ai racconti brevi. I componimenti che presento, tradotti da me,...
di Ornella Tajani
Nel 1978 i giornalisti Michel-Antoine Burnier e Patrick Rambaud decidono di dedicarsi a quell’ambiguo esercizio di scrittura mimetica che è il pastiche letterario, in Francia oggetto di una lunga tradizione, e definitivamente nobilitato nel genere, all’inizio del secolo, dallo straordinario pasticheur che è stato Marcel Proust.
La vittima prescelta è uno dei semiologi più amati del Novecento, che nel ’77, dunque un anno prima, aveva pubblicato quei Frammenti...
di Ornella Tajani
Per la Enitharmon Press è uscito di recente il volume Writing the real. A bilingual anthology of contemporary French poetry, a cura di Nina Parish ed Emma Wagstaff. L'opera, in edizione con testo a fronte, si propone di offrire una panoramica sulle voci che hanno popolato la scena poetica francese degli ultimi vent'anni.
Secondo le curatrici, è "l'extraordinaire pouvoir de convocation critique du réel" a rappresentare il filo che...
di Margaret Atwood
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Non dico il simbolo
d’amore, quello di zucchero
per decorare torte,
il cuore fatto per
spezzarsi o appartenere;
dico il pezzo di muscolo
che si contrae come un bicipite scuoiato,
blu violaceo, unto,
cartilaginoso, questo isolato
eremita rintanato, nuda
tartaruga, questa boccata di sangue,
per niente invitante.
I cuori fluttuano nei loro
densi oceani di non luce,
umidoneri e baluginanti,
le quattro bocche palpitanti come pesci.
Il cuore batte, dicono:
è naturale, la lotta abituale
del cuore per non affogare.
Ma molti cuori dicono, voglio,
voglio, voglio....
«Em Creta, com o minotauro»: una poesia di Jorge de Sena (1919-1978) tradotta da Serena Cacchioli.
Qui il poeta la recita in portoghese:
A Creta, con il minotauro
I
Nato in Portogallo, da genitori portoghesi,
e genitore di brasiliani in Brasile,
forse diventerò nordamericano quando sarò là.
Collezionerò nazionalità come camicie che si svestono,
si usano e si gettano, con tutto il rispetto
necessario per i vestiti che si mettono e che prestano servizio.
Io stesso sono la mia...
Herberto Helder, Photomaton & Vox, Assírio & Alvim, 1979 – 2006
traduzione inedita di Giacomo Sandron
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Una negra californiana, prevedendo la morte imminente del suo cane, volle acquisire una concessione perpetua in un cimitero canino. Il responsabile rifiutò la richiesta con la seguente nota: “I cani i cui proprietari siano negri devono essere inumati in cimiteri per cani negri.”
La popolazione della città sta aumentando e il numero dei morti cresce in proporzione. Nei cimiteri non...
di Stefano Zangrando
Fino a pochi anni fa Kurt Lanthaler lo conoscevo solo di fama. Sapevo che era uno dei più noti scrittori sudtirolesi all’estero, che i suoi romanzi pseudo-polizieschi aventi per protagonista un certo Tschonnie Tschenett erano stati poco meno che best seller nei paesi tedeschi. Anche per questo non li avevo mai letti: gli studi universitari mi avevano reso tanto snob quanto da giovane ero stato pop, perché...
di Mia Lecomte, Rosanna Morace, Pina Piccolo
Julio Monteiro Martins era un poeta, un sognatore, uno scrittore. Costruiva utopie possibili e le alimentava con il suo meraviglioso entusiasmo. Questo grande piccolo guerriero delle lettere ci ha lasciato pochi giorni fa. Tre amiche Pina Piccolo, Mia Lecomte, Rosanna Morace lo ricordano oggi su Nazione Indiana.
IL CAPPELLO
Oggetto: Primi giri con gomme da pioggia
Da: “Julio Monteiro Martins”
A: "Mia Lecomte"
Data: Sabato, 29 novembre 2014,...
(Da pochi giorni è in libreria il terzo volume de I giorni e gli anni - Jahrestage - romanzo monumentale dello scrittore tedesco Uwe Johnson, che lo pubblicò in quattro parti tra il 1970 e il 1983. Di recente (o forse no) i primi due volumi erano usciti nelle Comete di Feltrinelli: nel 2002 e 2005. Adesso il testimone passa a L'Orma Editore, che lo raccoglie completando la tetralogia....
(Le righe che seguono sono tratte dalla prima traduzione integrale di questo testo in Italia, a cura di Michele Zaffarano e di prossima pubblicazione per la neonata casa editrice Benway, di cui è redattore insieme a Marco Giovenale, Mariangela Guàtteri e Giulio Marzaioli. L’ambizione progettuale alla base di questa casa editrice è di portare alla conoscenza del pubblico italiano autori, come Francis Ponge appunto, ben conosciuti e apprezzati in...
di Giacomo Sartori
Cominciamo dai fatti. In quest’autunno ancora mite in tutte - dico tutte - le vetrine delle belle librerie della città estera dove mi trovo c’è la traduzione di una merda di Paolo Giordano. Ma no, già parto male, il prodotto di Paolo Giordano devo chiamarlo romanzo, non merda. Lo sappiamo tutti, fin dall’inizio romanzo ha voluto dire merda e nettare, borghesia ottusa e animi illuminati, baldanzosa ignoranza...
di Andrea Inglese
Parrebbe che nella ricezione della poesia straniera gli automatismi intellettuali, le limitatezze di corporazione, le miopie critico-teoriche si palesino ingigantite e facciano “sintomo”. Per questo vale la pena decifrare questo particolare sintomo: l’assenza o l’estrema scarsità di Francis Ponge, nell’editoria italiana. Sì, perché è ben strano che un autore morto alla fine degli anni Ottanta del secolo scorso, la cui intera opera è stata raccolta in...
(Silvia Pareschi è una traduttrice, ha tradotto autori come Don DeLillo, Junot Diaz, Nathan Englander, Alice Munro, Cormac McCarthy, Denis Johnson, Jonathan Franzen, vive per metà dell'anno a San Francisco, cura questo blog. E così, in seguito alla pubblicazione del post La traduzione dei libri è un'azione politica, mi è venuto naturale chiederle un commento a riguardo. Prima di rimandarvi alla lettura dell'articolo, vorrei esprimerle qui la mia gratitudine per tutto il...
Doppia presentazione per gli ultimi quattro titoli della collana ChapBook, Arcipelago editore.
I titoli sono:
Il canto secolare per un nomarca di Emmanuel Hocquard
Plasma di Barrett Watten
I cani dello Chott el-Jerid di Andrea Raos
Voci di seconda fase di Giulio Marzaioli
Venerdì 11 marzo, alla Libreria popolare in via Tadino 18 a Milano, alle ore 18:30, saranno presenti Alessandro Broggi, che introdurrà la serata, e Paolo Giovannetti e Gherardo Bortolotti che parleranno della...
Sept cent millions de chinois
Et moi, et moi, et moi
Avec ma vie, mon petit chez-moi
Mon mal de tête, mon point au foie
J'y pense et puis j'oublie
C'est la vie, c'est la vie
Settecento milioni di cinesi
e a me, a me, a me
che ho la mia vita, il mio da me
male alla testa e fegato a pezzi
Ci penso certo sì
Ma è così, è così
Quatre-vingt millions d'indonésiens
Et moi, et moi, et...