di Italo Testa È come se oggi la questione della verità tendesse a entrare di prepotenza nel discorso dei poeti. Il compito veritativo della poesia ne occupa la scena, assume un ruolo focale. È una mossa non scontata, se teniamo conto che proprio con un conflitto tra poesia e filosofia sul nesso tra apparenza e verità si inaugura la tradizione occidentale di ordinamento dei discorsi.
di Andrea Inglese È indubbio che, anche nel XXI secolo, e particolarmente in Italia, la pratica poetica paia in gran parte incapace di battere cammini che si pongano al di là del paradigma lirico, quasi che la marginalità editoriale della poesia costringa poeti e poetesse a un gesto difensivo e rassicurante. Alcuni hanno, però, elaborato un punto di vista ben diverso...
di Andrea Inglese
Ho ripreso in mano Fortini, a vent’anni dalla scomparsa, non per celebrarne la figura: non ne possiederei le prerogative, dal momento che non sono né uno studioso della sua opera né ho pretesa, in ambito poetico, di continuarla in qualche forma, per prossimità di temi o di modi. Ma penso di poter testimoniare di un’eredità possibile proponendo, a partire da Fortini, una riflessione sul nesso poesia e...
di Helena Janeczek
L’invito a partecipare al vostro "Seminario sul romanzo" mi ha suggerito una scelta istintiva e immediata. 2666 di Roberto Bolaño era l’ultimo libro incontrato dove la fatica di attraversare la lettura coincideva con lo stupore infinito che il romanzo fosse ancora capace di rinnovarsi in modo tanto spericolato e necessario.
So bene di non trovarmi sola con questa percezione. Roberto Bolaño è diventato un autore cult con...
di Helena Janeczek
Grazie a Antonio Coiro, ho scoperto che oggi Roberto Bolaño avrebbe compiuto 60 anni. Ho quindi deciso di "festeggiarlo" con l'estratto di un intervento che verrà pubblicato negli atti del Seminario sul Romanzo dell'Università di Trento.
Sono anni che in Italia si dibatte su filoni di poetica intesi come alternativi, anzi vicendevolmente escludenti: l’opzione realista, aggiornata in formule come il “ritorno al reale” o “docufiction”, rivalutata come veicolo...
di Giacomo Bottà
Ho abitato a Pavia dal 1993 al 1999. Levando un paio di semestri di Erasmus, la città sul Ticino è stata la mia casa ammobiliata, la mia stanza condivisa, la mia aula magna, la mia sala studio, il mio bar mal frequentato e la mia pizza al metro.
Contemporaneamente gli 883 di Pavia andavano in televisione, alla radio, al Festivalbar, su Sorrisi e Canzoni e magari qualcuno diceva...
di Michele Sisto
La mia generazione ha un trucco buono
Critica tutti per non criticar nessuno
E fa rivoluzioni che non fanno male
Così che poi non cambi mai
Essere innocui insomma ché se no è volgare
(Afterhours, Baby, fiducia)
«...Negli anni che stiamo attraversando, quando una greve cappa di inerzia e di rassegnazione, un clima soffocante di ottusità e di atonia, sembra quasi paralizzare noi stessi e la maggior parte dei nostri conoscenti: al punto...