per i terremotati dell'Emilia
Le cose di casa sono trappole di dolore.
Se ci resta impigliata una mano subito
si gonfia una porzione di cuore e una
finestra si spalanca su una mattina afosa
che galleggia gialla di ricordi. La mano
sudata sostiene una presina fatta all’unci-
netto, mentre si sfilano contorcendosi come
un lombrico al sole i suoi colori accozzati
malamente, avanzi di filo certo, ma anche
segnali di serate malinconiche in cui muo-
vere due dita...
di Evelina Santangelo
Voglio ricordarmi:
delle parole di Nadia (operaia dell'Eurostets): «in una tenda puoi andare a dormire ma mica a lavorare... Ma si lavora per vivere, mica per morire...»
delle parole del cugino di un operaio rimasto sotto le macerie di un capannone della Haemotronic di Medolla): «Biagio non era per niente convinto di tornare al lavoro, ma non voleva perdere il posto...»
delle parole di due operai meridionali della Haemotronic di...