Sonia Ciuffetelli
Sic et simpliciter
Sic et simpliciter. Dicunt. Il nesso stroppio
sguidato franto. Obnubilato. Recessit.
Polveri infisse su sampietrini spaccati.
Di lavori in corso.
Sbotta il rumore in centro storico infranto.
I silenzi in notturna ballano.
Ciuffi di rabbia diventano protesi inalienabili.
Indistruttibili.
Passi e ripassi. Osservi.
Percorsi dei venti in vicoli ciechi. Sbarre.
Affacciarsi sull’ultimo mondo
aspirare ultime inalazioni di cantiere.
Puzzo di ferro, cemento in pelle umana.
Alcol e sangue. Calici.
Oltre la barricata. Topi e vuoti.
Forfetarie speranze, incalzano.
Provvedono.
Baratti di parole...
A dieci anni dal terremoto dell'Aquila abbiamo raccolto in questo Atlante gli articoli pubblicati da Nazione Indiana sul tema. Dopo tanto tempo la rabbia e la dignità offesa degli aquilani sono le stesse che nel breve cortometraggio "L'Aquila è nostra" di ⇨ Luca Cococcetta li spingono ad abbattere le transenne della zona rossa e a gridare con sdegno contro gli speculatori che ridevano all'idea dei profitti da ricavare con...
di Gianni Biondillo
Quando dico che voglio farmela a piedi vedo Kamran impallidire. Siamo alla fiera internazionale del libro di Teheran, seduti uno affianco all'altro. Il paese ospite del 2017 è l'Italia. Sono qui insomma nella mia forma anfibia di scrittore e architetto a parlare della mia città, Milano. Kamran è un architetto dai modi gentili e dall'italiano impeccabile. Mi ci sto abituando. La gentilezza sembra una caratteristica innata negli...
di Lidia Massari
Forse i paesi collinari si assomigliano tutti, non so. Io questi conosco, per esserci stata deposta, per caso, alcuni decenni fa; “per caso”, nel senso che i miei giovani genitori, che vivevano altrove, al mio apparire pensarono che sarebbe stato un bene piantare le tende al paese di origine di uno dei due, Recanati, appunto, senza in realtà aver ben chiaro il loro futuro, credo. (Da qui...
di Francesca Matteoni
Ai bambini e alle bambine di Camerino e a Tullio. Con affetto e gratitudine.
Tentando di fermare su una mappa un’estate infinita e densa come lo era solo nell’infanzia, nominerò per primo il luogo, Camerino, immerso nelle colline dell’Italia profonda che scivolano l’una nell’altra con i girasoli, le stoppie, il bestiame e i borghi abbandonati, dove fra giugno e luglio un team multidisciplinare di cui ho fatto parte,...
Si conclude il 22 luglio l'esperienza di "IO SONO QUI. Geo-grafie del sé e dell'ambiente intorno a sé" progetto laboratoriale diretto ai bambini di Camerino di cui si può leggere QUI la descrizione. Per chi volesse seguirci su facebook, questa è la nostra pagina, con le foto, i video e i racconti settimanali: https://www.facebook.com/iosonoqui.lab/
Progetto a cura di Emanuela Baldi, Francesca Campigli, Francesca Matteoni, Paola Papi, in collaborazione con Associazione Zappa! e Istituto Comprensivo Ugo Betti, con il patrocinio del Comune di Camerino.
IO SONO QUI è un progetto artistico-formativo rivolto a bambini e ragazzi tra i sei e i dodici anni, che si snoderà tra le strade e le piazze di Camerino tra Giugno e Luglio. Si compone di più interventi a carattere...
(Alessandro Gioia Chiappanuvoli è stato ad Amatrice. Ha scritto un resoconto che reputo importante leggere. Qui di seguito ve ne copio una parte, il resto, foto comprese, lo trovate sul suo sito. G.B.)
Il primo pensiero è stato devo andare. E come sette anni fa, sono andato.
Quel che di buono sono riuscito a fare non è importante. Quel che avrei potuto fare in più è un rimpianto che porterò sempre...
di Giuseppe Zucco
Finita, è finita, sta per finire, sta forse per finire.
Samuel Beckett
Per esempio la tachicardia.
Per esempio il nome del paesino attorno a cui ronzano tutte le troupe e i giornalisti e i mezzi tecnici e i ponti satellitari dopo la prima grande scossa della settimana scorsa, Finale Emilia, un nome già in odore di apocalisse se non ricordasse qualcosa di ancora più sconveniente, Finale di partita di Samuel...
di Franco Arminio
Non hanno detto o non ho sentito neppure un nome dei morti, conta solo il numero. E tutte le parole che dicono alla fine tengono lontano il dolore, il dolore del padre che aveva rimproverato il figlio perché non studia o perché si ritira tardi, il dolore di vedere un corpo tumefatto, dentro la tasca il telefonino intatto, la camicia bianca piena di polvere, il pantalone grigio...
di Elena Rapisardi
«Qualche volta una specie di gloria illumina lo spirito
di un uomo. Succede quasi a tutti. Lo si può sentir
venire su o prepararsi come il detonatore che sta per
dare fuoco alla dinamite. È un sentimento nello
stomaco, un piacere dei nervi, degli avambracci. La
pelle gusta lʼaria e ogni respiro profondo è dolce.
I suoi inizi danno il piacere di un bello sbadiglio aperto;
balena nel cervello e tutto il mondo se...
di Anna Tellini
Ho dovuto prenderla, con quel boccio volenteroso dopo 54 giorni: senz’acqua. Questa volta ero persino più forte del terremoto e potevo salvarla, lei piantina sempre un po’ stenta, che presto avevo imparato più che altro a tollerare, visto che ormai c’era.
“Recupero beni”, si chiama, quando, un po’ umiliata, ti metti in fila aspettando che i pompieri, come si chiamavano una volta, ti accompagnino nelle tue quattro mura...
di Gianluca Gigliozzi
Lunedì 6 aprile ore 7:04
- Pronto, Gianluca? - Oh Luigi, che sorpresa! Come mai a quest'ora chiami? - Ma non sei a L'Aquila? - No, veramente sono al nord, per una supplenza. Te l'avrei detto, è che non ho avuto il t... ma perché, che è successo? - C'è stato il terremoto a l'Aquila. È crollata mezza città. Cerca di contattare i tuoi...
È una bella fortuna che...
Le Edizioni Tracce stanno organizzando, in collaborazione con l’Associazione Poeti Abruzzesi, un movimento umanitario di adesione, da parte dei poeti italiani, all’Abruzzo terremotato.
Le ultime drammatiche vicissitudini che hanno colpito l’intero Abruzzo e in particolar modo la città dell’Aquila, distrutta nei monumenti più belli e storici dal terremoto, hanno scosso le coscienze degli Abruzzesi per le vite perdute sotto le macerie. Nella memoria collettiva si è aperta una profonda ferita...
di Franco Arminio
Dalle mie parti siamo tutti esperti di terremoto, almeno quelli che quando venne la scossa erano adulti: ventitré novembre 1980, le sette e mezza della sera, la terra fa tremare tutto l'Appennino meridionale, l'epicentro è tra le province di Avellino, Salerno e Potenza, una decina di paesi completamente distrutti (Conza, Laviano, San Mango, Sant'Angelo dei Lombardi, Lioni, solo per ricordarne alcuni) altre centinaia danneggiati più o meno...