di Florent Coste Traduzione di Michele Zaffarano. I poeti, così drasticamente minoritari, così lontani e così persi nelle periferie di questo mondo, come si collocano, i poeti? Contribuiscono con forza raddoppiata al regime della singolarità o, al contrario, operano una sottrazione basata sulla riflessione e resistono?
di Italo Testa È come se oggi la questione della verità tendesse a entrare di prepotenza nel discorso dei poeti. Il compito veritativo della poesia ne occupa la scena, assume un ruolo focale. È una mossa non scontata, se teniamo conto che proprio con un conflitto tra poesia e filosofia sul nesso tra apparenza e verità si inaugura la tradizione occidentale di ordinamento dei discorsi.
Un seminario a cura di Paolo Giovannetti, Andrea Inglese e Laura Neri In un primo tempo, undici tra autori e critici intervengono su tre maestri "inattuali". In un secondo tempo, una discussione aperta a studenti e ad altri autori.
di Andrea Inglese I misteri del romanzo. Da Kundera a Rabelais, uscito per Mimesis nella collana diretta da Massimo Rizzante e per la cura di Simona Carretta, come già il titolo preannuncia è un saggio, non uno studio accademico, una monografia, o il frutto di una più o meno sistematica scienza delle letteratura.
di Gian Luca Picconi
Introduzione
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Definizione di opera d’arte: «Un’opera d’arte è un oggetto sociale e storico, un artefatto che incorpora una rappresentazione, sotto forma di traccia inscritta in un medium che non è trasparente» (Andina 2012: 198). In che cosa consiste allora un’opera letteraria, ossia qual è la sua specificità rispetto all’oggetto artistico? Un’opera letteraria risulterà dall’inscrizione di un testo che incorpora una rappresentazione, avente carattere di compiutezza (clôture), all’interno...
di Walter Nardon
«Perché leggere e scrivere libri?» Davanti allo studente che pone questa domanda, la tentazione di rispondere in modo tradizionale è irresistibile: allungare il braccio sullo scaffale, prendere con cura il libro giusto dicendo «Qui c’è già tutto», per poi mettere fine alla sua attesa porgendogli con gesto sicuro il volume poveramente rilegato, ma di insuperabile valore esemplare. Per quanto questa soluzione possa produrre esiti di inestimabile comicità...
di Simona Carretta
È uscito in queste ultime settimane il saggio di Simona Carretta Il romanzo a variazioni nella collana «Saggi letterari» di Mimesis Edizioni. A partire dall’esame delle possibilità del romanzo contemporaneo di impiegare strutture compositive solitamente associate alla musica, in particolare la variazione su tema, il saggio è un invito a riflettere sul valore estetico che nel romanzo assume la dimensione formale.
Il volume contiene capitoli su Bernhard, Huston,...
di Andrea Inglese
Non credo troppo alla fine della poesia, anche se tutto prima o poi finisce, a partire dal sole stesso, che come tutte le stelle dell’universo ha una data di scadenza. Non ci credo, perché esattamente come facevo io più di vent’anni fa con un poeta più vecchio e affermato di me, oggi un giovane trentenne mi spedisce il suo primo libro, o delle sue poesie inedite, nella...
di Andrea Inglese
Premessa teorica
Se c’è una questione rilevante, in ambito di teoria letteraria, che riguardi il realismo, e non da oggi, essa è associata alla possibilità di una "critica dell’ideologia".
Solo attraverso un riferimento forte alla "ideologia" ha senso interrogarsi su quanto si propone, nelle opere letterarie, di testimoniare in nome della "realtà". In un tale contesto teorico, infatti, questa testimonianza è fin da subito sottoposta a vaglio critico:...
di Eugenio Lucrezi
Te, qui pontifex es, do al tuo Signore. Vado dai tuoi vicari, y sin embargo… non mi trattengo dal dirti la mia cosa. In principio era il verbo, è stato scritto a inizio del gran book; e dunque, pater sancte, il Grande One è una Grande Parola, una sequenza di segnali, di simboli, che decodificata, e tradotta di poi, è già miracolo en la palabra detta e...
Prosegue la pubblicazione di interventi sul tema “scrittura non assertiva”. Il primo intervento di Mariangela Guattteri è qui, quello di Marco Giovenale qui.
di Andrea Inglese
In queste poche righe vorrei trattare (di corsa) di diverse cose, tutte serissime, con leggerezza. Vorrei dire: 1) a chi mi piacerebbe si rivolgesse questo scritto, 2) che cos’è avvenuto (in sostanza) in dieci anni nel campo della ricerca poetica in Italia, 3) perché m’interessa una...
di Massimo Rizzante
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Nel 1972 Italo Calvino, nel saggio Lo sguardo dell’archeologo, scrive:
"Nel suo scavo l’archeologo rinviene utensili di cui ignora la destinazione, cocci di ceramica che non combaciano, giacimenti di altre ere da quella che s’aspettava di trovare lì: suo compito è descrivere pezzo per pezzo anche e soprattutto ciò che non riesce a finalizzare in una storia e in un uso, a ricostruire in una continuità e in...
di Andrea Inglese
… la voce umana, il suono meno ragionevole in tutta la natura…
Italo Svevo
Nell’affrontare un tema arduo come il rapporto tra il romanzo e la musica nel Novecento, ho scelto di pormi consapevolmente in un’ottica eccentrica, interessandomi alla questione della voce. La voce, infatti, è una sorta di entità ambigua e spettrale, che abita sia il romanzo sia la musica, ma in modo problematico e sfuggente. Di primo...
di Andrea Inglese
Ho ripreso in mano Fortini, a vent’anni dalla scomparsa, non per celebrarne la figura: non ne possiederei le prerogative, dal momento che non sono né uno studioso della sua opera né ho pretesa, in ambito poetico, di continuarla in qualche forma, per prossimità di temi o di modi. Ma penso di poter testimoniare di un’eredità possibile proponendo, a partire da Fortini, una riflessione sul nesso poesia e...
di Alberto Casadei
1. Con lo scopo di individuare valori estetici non scontati, la critica artistica, e in particolare letteraria, nasce tra Sette e Ottocento. Almeno fino agli anni settanta del XX secolo, l’intreccio di opera e poetica è sembrato indispensabile, così come il dialogo o lo scontro autore-critico. Persino la distinzione fra il versante accademico-storico-filologico e quello militante-attualizzante è stata in molti casi superata, prima in virtù di una...
Di Andrea Inglese
Il fascino esercitato da Yves Citton deriva dalla combinazione, nei suoi libri più celebri, di questioni di teoria letteraria, che non interessano praticamente nessuno, con questioni politiche, relative al “cognitariato”, che vanno invece di gran moda, e riscuotono un ampio interesse di pubblico. Questo discorso vale senz’altro per i suoi due saggi pubblicati in Italia, Future umanità. Quale avvenire per gli studi umanistici? (:duepunti edizioni, 2012) e...
(Pubblico più che volentieri un estratto dall'introduzione di Yves Citton, Mitocrazia. Storytelling e immaginario di sinistra, Alegre 2013, che ha una prefazione di Wu Ming 1 e una postfazione di Enrico Manera, che qui ringrazio, assieme alla casa editrice. G.B.)
di Yves Citton
Dico alla gente che ha già provato tutto,
ma che ora è tempo di provare la mitocrazia.
Hanno avuto la democrazia, la teocrazia.
La mitocrazia è ciò che non siete mai...
L'Ulisse, rivista monografica di poesia, arti e scritture diretta da Alessandro Broggi, Stefano Salvi e Italo Testa
NUMERO 16: Nuove metriche. Ritmi, versi e vincoli nella poesia contemporanea
INDICE
Editoriale di Stefano Salvi
IL DIBATTITO
PERCORSI ITALIANI
Pier Paolo Pasolini
di Caterina Verbaro
Franco Fortini e Giuliano Mesa
di Bernardo De Luca
Corrado Costa
di Gian Luca Picconi
Franco Buffoni
di Lorenzo Marchese
Mario Benedetti
di Fabio Magro
Marco Ceriani
di Anna Bellato
Camillo Capolongo
di Rino Ferrante
Giovanna Frene e Italo Testa
di Elisa Vignali
Massimo Bonifazio e Maxime Cella di...
di Daniele Giglioli
Spiegare la crisi del rapporto tra critica e teoria letteraria non è difficile, ma è sbagliato. Un vero e proprio errore categoriale. Quando la crisi è crisi vera, è lei che spiega te, non viceversa. Chi pretende di spiegare una crisi o ne è già fuori (la nottola di Minerva che si leva sul fare del tramonto) o si inganna o è in malafede.
Tanto più che bisogna...
di Paolo Zublena
Se si dovesse tracciare in poche righe la storia della critica (e del rapporto tra teoria e critica) nell’ultimo mezzo secolo, il risultato potrebbe essere – con gli ovvi limiti di una semplificazione – relativamente lineare e geograficamente non troppo discontinuo, tolte ovvie sacche di discronia, di inerzia o di marginalità. A grandi linee, a un’epoca d’oro, quella dello strutturalismo e del formalismo, in cui la teoria,...
Luigi Bosco, Davide Castiglione e Lorenzo Mari sono i giovani coordinatori di un nuovo sito di critica di poesia che mi sembra particolarmente degno d'interesse, stando alle premesse che si possono leggere nel post di apertura. Non che la critica di poesia sia assente dalla rete, ma permane tutt'ora l'esigenza di esplicitare criteri e nodi teorici del lavoro critico. Insomma, è importante (ri)definire in modo consapevole quale visuale vogliamo...
di Carlo Tirinanzi
Nell’introduzione a New Italian Epic (Enaudi 2009) Wu Ming 1 nota che il «memorandum» sul NIE è stato scaricato oltre trentamila volte in pochi mesi. Un dato impressionante, come l’autore nota giustamente. E c’è da rallegrarsene: si scrive per essere letti e trentamila download vogliono dire che almeno ventimila persone (togliendo quel terzo di curiosi che scaricano e poi si dimenticano) hanno letto il memorandum. L’uso della...