di Francesco Staffa
Sentimi, un appello, un’esortazione, un imperativo.
Sentimi è l’invocazione liturgica di un rituale celebrato nel tempo extra-ordinario della notte, in cui le “manifestazioni oniriche” si fanno “vita” perché sono esse stesse vita. È un tempo “che era diverso da quello dell’orologio. Un tempo senza minuti e senza ore, con l’andare e il venire delle epoche una dentro l’altra. Il tempo senza tempo delle storie in cui...