di Arsenij Tarkovskij
Un lampioncino rosso sta sulla neve.
Chissà perché non riesco a ricordarlo.
Forse è un foglietto-orfanello,
forse è un brandello di garza,
forse è un fringuello dal petto rosso
uscito a volteggiare sulla distesa di neve.
Forse è che si sta burlando di me
il nebbioso tramonto di questo giorno dannato.
*
Di notte il tempo va lento.
Si conclude l’anno bisestile.
I vecchi pini sentono con le fibre
il ghiaccio rappreso della resina primaverile.
Mi bastano le cure quotidiane,
non...