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soggetto

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Se il virtuale trabocca nel reale

di Mariasole Ariot Forse ai nostri giorni l'obiettivo non è quello di scoprire che cosa siamo, ma di rifiutare quello che siamo. Dobbiamo immaginare e costruire quello che potremmo essere. Foucault   Dove prima stava una gabbia poggiata sul terreno – e la guardavamo, introducevamo piccoli granelli di parole, fotogrammi, pensieri che ritenevamo inutili alla carta, un giorno  nella gabbia siamo entrati. Ora, le regole della gabbia sono schizzate fuori dalle grate, invadono le...

Tik Tok come incubo

  di Alberto Brodesco   TikTok – diciamo subito – è un incubo per un adulto, non certo per la generazione Z che lo usa e lo ama. Chi è nato prima del 2000 e non ha figli adolescenti o pre- può aver bisogno di una descrizione di questo nuovo social media: TikTok è un'app che serve a filmare e condividere video brevi (da 3 a 60 secondi, ma di solito meno...

Un nuovo ruolo per il soggetto agli inizi del Novecento. Anche a proposito della relatività #3

di Antonio Sparzani Conseguenze come vedrete piuttosto strane, quelle di cui si diceva qui, ma tale stranezza necessariamente deriva dalla stranezza dell’ipotesi iniziale. Siamo infatti io vredo tutti ben convinti che, se la velocità di un treno che corre sulle rotaie ha un certo valore, rispetto alle rotaie, mettiamo 130 Km/h (chilometri all’ora), rispetto invece ad un altro treno che corra su un binario parallelo, e nella stessa direzione, mettiamo...

Un nuovo ruolo per il soggetto nella nuova cultura dell’inizio del Novecento: anche intorno alla relatività #2

di Antonio Sparzani Si è visto qui che Filippo Bruno (Nola 1548 – Roma 1600), che assunse il nome di Giordano entrando in convento come domenicano, aveva ben chiaro che è la ‘virtù primieramente impressa’ che fa la differenza nel moto delle due pietre e non una qualche proprietà intrinseca dell’una delle due rispetto all’altra. Ma la letteratura, come spesso accade, ci fornisce qualche altra occasione di riflettere sull’argomento: un...

Amelia Rosselli, l’io, l’avanguardia

di Daniele Barbieri   Ho trovato in un aforisma di Nietzsche la chiave per capire il metodo compositivo di Amelia Rosselli, e la relazione tra quel metodo e il problema dell’io, anzi della sua riduzione. Ecco le parole di Nietzsche (da Il crepuscolo degli idoli, La “ragione” nella filosofia, 5,  trad. Mirella Ulivieri) : Il linguaggio appartiene, secondo la sua origine nel tempo, alla forma più rudimentale di psicologia: se prendiamo coscienza...

Dai Quaderni di lavoro

Prosegue la pubblicazione di interventi sul tema “scrittura non assertiva”. Il primo intervento di Mariangela Guattteri è qui, quello di Marco Giovenale qui, quello di Andrea Inglese qui. di Michele Zaffarano 1   Riprendere il discorso: io = soggetto La poesia (non solo) come etica del soggetto come etica della soggettivizzazione (poesie civili) inserisce il dubium nel processo di identificazione immaginaria io = soggetto spinge verso l’assunzione responsabile della propria parole/ dizione/azione, coscienza dell’– Dubium + reazione a castrazione (vedi) io ≠...

Che genere di discorso

di Andrea Inglese Che genere di discorso è la “prosa in prosa”? Questa espressione è frutto dell’invenzione del francese Jean-Marie Gleize, teorico e scrittore, che attraverso di essa gioca ambiguamente a proporre un sobrio manifesto e, nel contempo, a descrivere una nuova tipologia di testi apparsi intorno agli anni ottanta del secolo scorso. La formula, ovviamente, reca da un lato traccia di quella più consuetudinaria di “poesia in prosa”, ma...
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