È recentemente uscito per D Editore Oltre la periferia della pelle di Silvia Federici. Un'opera che non pacifica, un libro che - tanto negli affronti quanto nei dialoghi - interroga radicalmente gli scenari dei femminismi contemporanei, e il corpo come luogo ancora profondamente politico nel suo continuo farsi e disfarsi.
Ospito qui uno dei frammenti centrali per la riflessione sul capitalismo come macchina disciplinare.
Il corpo nel capitalismo: dal corpo magico...
di Jamila Mascat
Quasi dieci anni, fa con Sabrina Marchetti, Vincenza Perilli e qualche dozzina di donne-compagne-studiose, ci siamo imbarcate nell’impresa di complilare un dizionario critico del lessico femminista intitolato, per l'appunto, Femministe a parole. Si trattava, in realtà, di un dizionario critico che chiamava a raccolta una lunga serie di parole femministe "aggrovigliate" e controverse, da qui il sottotitolo: grovigli da districare. Un volume sfacciatamente fucsia con un titolo...
Intervista di Francesca Coin a Silvia Federici
Negli anni Settanta siete state le prime a parlare contro il lavoro domestico mostrando come il processo di accumulazione nelle fabbriche iniziasse sul corpo delle donne. Cosa è cambiato in questi anni?
Il lavoro gratuito è esploso, quello che noi vedevamo allora dall’angolatura specifica del lavoro domestico si è diffuso a tutta la società. In verità, se guardiamo alla storia del capitalismo vediamo...
Per amore o per soldi. Lavoro domestico, sessuale, di cura dentro e fuori dal mercato (a cura di Valeria Ribeiro Corossacz e Alessia Acquistapace) è il titolo di un seminario pubblico organizzato dal Laboratorio di Etnologia del Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali di Modena che si terrà il 13 e 14 giugno.
Interverranno Silvia Federici, Charito Basa, Sabrina Marchetti, Beatrice Busi, Valeria Ribeiro Corossacz, Simonetta Grilli, Irene Peano, Olivia Fiorilli e Alessia...
di Deborah Ardili
«Una lotta pericolosa», dunque, quella per il salario al lavoro domestico. Esattamente in questi termini si esprimevano, nel 1973, alcune donne del movimento femminista romano determinate a evidenziarne il carattere, a loro avviso, limitante e riduttivo. Pericolosa doveva apparire quella lotta agli occhi delle romane, in quanto essa «definisce in termini di lavoro un’attività che non può essere ritenuta tale», non avendo limiti di orario, né modalità...
di Jamila Mascat
"Lo chiamano amore. Noi lo chiamiamo lavoro non pagato. La chiamano frigidità. Noi la chiamiamo assenteismo. Ogni volta che restiamo incinte contro la nostra volontà è un incidente sul lavoro. Omosessualità ed eterosessualità sono entrambe condizioni di lavoro. Ma l'omosessualità è il controllo degli operai sulla produzione, non la fine del lavoro. Più sorrisi? Più soldi. Niente sarà più efficace per distruggere le virtù di un sorriso. Nevrosi, suicidi,...