di Francesco Forlani
Ieri sono andato con Giulia a vedere lo spettacolo di Paolo Musìo. In una piccola sala, spazio teatrale Idiòt in zona Porta Palazzo a Torino. Si entra da un fatiscente portone dai muri scrostati, scenografia urbana involontaria che tanto sarebbe piaciuta a Luca Ronconi; si attraversa un terrazzo a ringhiera di vago sapore siciliano, e da una porta si accede nelle tre salette, rigorosamente bianche su cui...
di Giuseppe Zucco
La scuola, il mondo scolastico, per me, è aria di famiglia. In un recentissimo passato, così come ho appreso la disposizione delle botole segrete di Prince of Persia, o lo struggimento pomeridiano di certe divisioni decimali, ho anche collezionato inconsciamente vizi e virtù della pubblica istruzione. Parole come graduatoria, punteggio, assegnazioni, supplenze, ruolo, corpo docenti, collegio insegnanti, sortiscono su di me lo stesso incantesimo della madeleine su Marcel...
di Andrea Inglese
Ieri Silvia Avallone, autrice di un romanzo di cui molto si è parlato, e che quindi – pur non avendolo letto – immagino sia stato importante, ha scritto sul “Corriere della sera” un editoriale, in ragione credo di una duplice competenza, quella del romanziere e quella della donna. Questo editoriale ha bizzarramente due titoli, uno in prima pagina, e l’altro a pagina 6, dove è possibile leggere...
di Marco Belpoliti
Silvia Avallone, Acciaio, Rizzoli, pp. 357, € 18
Acciaio, il romanzo della ventiseienne Silvia Avallonne, sembra partorito dallo sbadiglio di un display televisivo: un accumulo di luoghi comuni, banalità sociologiche, considerazioni da posta del cuore, con adolescenti in tumulto come in un manga Made in Italy; il tutto scritto in una lingua posticcia, plasticata come un sacchetto della spesa, un ron ron di frasi fatte, con...