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Sergio La Chiusa

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Le rovine di La Chiusa

di Giorgio Mascitelli
In questo romanzo dominano le rovine, le discariche abusive, le costruzioni fatiscenti e per l’appunto i cimiteri di macchine: esse sono una forma di allegoria della condizione storica del presente

Madre nel cassetto

di Giorgio Mascitelli
Vi è infatti una dimensione privatissima, addirittura intima, del personaggio e della vicenda che però riflette gli echi della società,

Il tono del risentimento. Il romanzo umoristico di Sergio La Chiusa

di Andrea Inglese   La violazione della verosimiglianza, in ambito narrativo, è considerata oggi una duplice offesa, che si perdona a pochissimi e gallonati scrittori, di preferenza già morti. È un’offesa nei confronti di un intreccio ben costruito, che non malmena le attese del lettore, e lo è ancor più nei confronti di quel vero, o di quel reale allo “stato puro”, che una certa narrativa insegue tenacemente, utilizzando le vie...

I Pellicani

di Giorgio Mascitelli I Pellicani. Cronaca di un’emancipazione di Sergio La Chiusa, ed. Miraggi, Torino, 2020 Un uomo penetra in un palazzo fatiscente della periferia urbana perché spera di trovarvi ospitalità per la notte. Non si tratta di una scelta a caso perché nel palazzo dovrebbe abitare ancora il padre, con il quale si è lasciato vent’anni prima ( vent’anni il tempo canonico di ogni ritorno a casa) in modo piuttosto...

Tre divagazioni pittoriche

di Sergio La Chiusa I brani che seguono sono tratti dal romanzo “Il cimitero delle macchine”. Un altro estratto del romanzo si può leggere qui: qui Lezione di anatomia (dal cap. IV) … La prima uscita dopo mesi d’isolamento l’ha sfiancato al punto che in pochi minuti è crollato nel mondo dei sogni, e certo sarebbe corretto spegnere il televisore e andarsene in punta di piedi, in rispettoso silenzio, invece di cogliere...

Inganni e autoinganni nell’Italia d’oggidì

(una lettura di “Catastrofi d’assestamento” - Zona, 2011 - racconti di Giorgio Mascitelli) di Sergio La Chiusa “Come contemplo io questo spettacolo? Io che sono schivo e un po’ schifato, cioè sono schivato” si chiede il protagonista-narratore di “Traversata della città in festa (scemo di guerra)”, mentre osserva la massa chiassosa che anima il palazzetto dello sport, i cappellini tutti uguali, le riproduzioni in cartone di enormi mani colorate che si...

“Piove sempre sul bagnato” di Giorgio Mascitelli

di Sergio La Chiusa Nei pressi della Stazione Centrale di Milano, un senzatetto riceve da uno sconosciuto due banconote da cinquecento euro, come segno d’ammirazione per la sua vita libera. A partire da questo evento inatteso, il barbone comincia il suo vagabondaggio per la città per comprarsi un cappotto nuovo per l’inverno, convinto com’è di essere finalmente “ammesso al popolo delle compere”. Passando attraverso una serie di peripezie tragicomiche, ripetutamente respinto,...

Esperienze di qualificazione dell’ascolto della poesia

A partire da venerdì, 12 ottobre, ore 21.00, a Milano, Spazio Gedeone, in via Coni Zugna 4, si avviano i corsi per piccoli gruppi (max 6 persone) del Corso di Poesia Integrata. Le parole che trasformano di Biagio Cepollaro. Per conoscere i fondamenti di quest’approccio all’ascolto e alla lettura della poesia si può scaricare Biagio Cepollaro, Intervista su Poesia Integrata realizzata da Sergio La Chiusa www.cepollaro.it/CepInconTes..pdf e per...

Appunti giapponesi # 2

di Sergio La Chiusa Sul finestrino sinistro del treno si srotola rapidissimo un paesaggio orripilante, smisurati stabilimenti industriali, serbatoi stragonfi, ciminiere fumanti, tralicci d’acciaio, e poi una distesa ininterrotta e disordinata di casermoni di cemento armato bucherellati come moderni termitai, casupole di legno scuro circondate da giardinetti e tutte irte d’antenne, palificazioni che sostengono pesantissimi grovigli di fili della luce e del telefono, groppi di tagliolini elettrici con gli scatoloni...

Appunti indiani #4

di Sergio La Chiusa Per accedere al tempio, qui a Guruvayur, gli uomini devono sfilarsi la maglia o la camicia, mostrarsi al Dio a torso nudo. Penso al duomo di Milano, dove il controllore di turno, davanti al portone di bronzo, verifica che tutte le spalle siano ben coperte. In entrambi i casi si tratta, dicono gli amministratori del culto, di una forma di rispetto dovuta all’unico Dio. *** L’odore dell’India...

Appunti indiani #3

di Sergio La Chiusa Il Kerala è uno strano paese. Qui ridondanti templi indù convivono con moschee islamiche e con esili chiese cattoliche dai colori pastello, in disaccordo con la rigogliosa vegetazione tropicale. Qui si trovano perfino rare sinagoghe. Qui le immagini di Shiva nelle sue diverse forme si alternano a quelle di un dolente Gesù Cristo, e non è raro trovarli l’uno accanto all’altro, Shiva e Gesù Cristo,...

Appunti indiani #2

di Sergio La Chiusa In India dobbiamo mettere da parte il nostro linguaggio verbale e corporeo. Il nostro codice di segni qui non ha significato. Sono altri i gesti e altri i significati ad essi correlati. Basta pensare a quel dondolio della testa comune a tutti gli indiani, tanto a quelli del nord come a quelli del sud. Si direbbe che le teste degli indiani non siano ben avvitate...

Appunti indiani #1

(note da un viaggio nell’India del sud) di Sergio La Chiusa L’India mi dà il benvenuto con la sua moltitudine che afferra la gola. Fuori dall’aeroporto di Chennai si è accalcata una folla immensa, compressa sotto la pensilina al riparo dall’acquazzone. Sono quasi tutti immobili; impediti nei movimenti, attendono che spiova con una pazienza così naturale che - mi pare - potrebbe trattenerli lì per l’intera stagione monsonica. Sulla strada,...
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