brani di Guglielmo Fernando Castanar (in corsivo) e Arianna Destito
Cominciai questo lavoro di raccolta dopo il terzo o il quarto mese da impiegato delle Poste. Il materiale arrivava alle Centrali di Padova, prelevavo direttamente dagli scaffali di mia competenza, e i primi tempi facevo un setaccio veloce e mi mettevo sotto la giacca uno o due plichi destinati a lei e li andavo a nascondere nell’armadietto personale dove tengo...
Non so se esiste una storia dei titoli in arte e letteratura. Una trattazione breve ma abbastanza esaustiva riguardo ai libri l’ha fatta Gerard Genette in Soglie. I dintorni del testo, partendo dagli interminabili titoli barocchi per arrivare fino alla brusca concisione di quelli novecenteschi, ed elencandone le funzioni principali (identificazione dell’opera, designazione del contenuto, valorizzazione).
(Marco Rossari ha pubblicato un nuovo romanzo. A Sergio Garufi è piaciuto, qui sotto ci spiega perché. Io lo farò questa sera assieme a Maria Rosa Mancuso, alle 19,00 alla Libreria Verso, in corso di Porta Ticinese 40. Come si dice in questi casi: sarà presente l'autore)
di Sergio Garufi
Perché è un libro coraggioso, e lo si capisce dall’incipit lettoricida. “Sono nato da uno sperma vecchio”, come dice il protagonista,...
di Sergio Garufi
Per capire un libro non serve leggerlo da cima a fondo. I libri, più saggi degli uomini o forse solo più scaltri, cedono prima l'anima del corpo, tanto quella, si sa, è immortale. A volte la esalano così in fretta che non si fa neppure in tempo a toccarli. Non è difficile. Per cogliere lo spirito di un libro basta sfogliarlo, annusarlo un po’, leggerne qualche brano,...
Due cronopios: Cortázar e Jovanotti
di
Sergio Garufi
La critica idraulica, come la chiamava ironicamente Cortázar, è sempre alla ricerca delle “fonti”, dei libri che hanno influenzato il tuo libro, come se le idee non potessero sfociare che da lì. È un approccio che lui rifiutava, tipico di chi pone l’accento sul sapiens anziché sull’homo. E difatti, di fronte a un’opera complessa e adamitica come Rayuela, la dichiarazione d’indipendenza della letteratura ispanoamericana, molti critici restarono...
di Sergio Garufi
Fortunatamente Cortázar non abbiamo ancora finito di leggerlo. A distanza di ventotto anni dalla sua morte continuano a uscire preziosi inediti, tanto che a questo ritmo presto la mole della produzione postuma supererà quella di quando era in vita. Si tratta soprattutto di lettere, come Cartas a los Jonquières, il bel volume edito da Alfaguara che raccoglie circa un centinaio di missive e cartoline indirizzate all’amico Eduardo e a sua moglie...
di
Francesco Forlani
L'Amministrazione mi angoscia. Ho una relazione di tipo K (Kant passa la palla a Kafka) con tutto quello che è scadenza dei termini. Ho con la burocrazia lo stesso maniacale rapporto che ho con le date limite dei generi alimentari, to be on a deadline sulla soglia dell'invalicabile. Un sistema che violenta con la sua durata-durezza, sistematicamente, le persone che vivono sole, che hanno deciso di non tenere...
di Gianni Biondillo
Sergio Garufi, Il nome giusto, Ponte alle grazie, 234 pag.
Per alcuni autori la vita vince sulla scrittura, per altri la scrittura la sbaraglia. Non esiste vita se non attraverso i libri, non esiste esperienza se non condizionata dall’arte. Sergio Garufi sembra appartenere a questa categoria. La mediazione artistica, la citazione dotta, l’ammicco letterario, il rimando implicito, non devono però sembrare uno scudo per difendersi dalla vita;...
di Lucio Angelini
La prima volta che incontrai Garufi fu a Venezia, all’Hotel Londra Palace. Si era spacciato al telefono per un laureando alle prese con una tesi su di me, ma nessuno gli aveva creduto e non gli era stato accordato alcun appuntamento. Lui si presentò lo stesso alla reception alle nove di mattina. Maria Kodama, la mia segretaria, scese garbatamente contrariata e gli concesse di parlare con me...
Due carissimi e talentuosi amici, Fernando Coratelli e Luigi Carrozzo si sono inventati 'sta cosa. Una bella cosa che mi ha dato l'occasione di ritrovare vecchi compagni di rete come Franz Krauspenhaar e Sergio Garufi. Io a 'sta cosa. partecipo con una rubrica dedicata a un libro, un luogo un musicista...
Un libro vi trasporterà è una video rubrica dedicata, ogni volta, a un libro, alla musica, a una...
di Sergio Garufi
Un’idea che m’è venuta poco fa, parlando con Pino. Pino è un mio caro amico da quasi 30 anni. Da ragazzini suonavamo assieme in un complessino new wave sfigatissimo, i Dopo. Lui la chitarra e io la batteria. Entrambi con scarso talento e altrettanto scarsa determinazione. Sciolto il gruppo abbiamo continuato a frequentarci, nonostante le vistose differenze. Io che sembro uno scandinavo e lui che è uno...
di Sergio Garufi
Nicole vive col marito Martino e la figlia Arianna in un piccolo appartamento di una casa di ringhiera. Hanno appena finito di cenare. Lui è andato nello studiolo a stampare alcuni preventivi che gli serviranno l’indomani e Arianna si è chiusa in camera sua, ha mandato un sms a un’amica di scuola e si è messa a ballare con la musica di Viva la vida dei...
di Sergio Garufi
Stilos ha chiuso. In molti ne hanno rimarcato i difetti: il provincialismo delle foto e delle didascalie degli autori dei pezzi, la diffusione non proprio capillare, il tono quasi esclusivamente elogiativo degli articoli, l’assenza di retribuzione, l'eccessiva autoreferenzialità. Avendoci collaborato per 4 anni, potrei aggiungerne altri, come il fatto che spesso i pezzi venivano tagliati arbitrariamente, senza avvertire l’autore, e questo faceva infuriare molti. Ma è pur...
di Sergio Garufi
Sfilata di chierici venduti in televisione. L’Ecclesiaste va aggiornato. Chi più sa, più s’offre.
Scampoli di cinismo contemporaneo. In fila alla cassa del supermercato c’è davanti a me un ragazzino di non più di 12 anni. La cassiera lo riconosce. “Ciao Jacopo, come va?” E lui, con aria serissima e stanca: “Sopravvivo”.
La mia banca sta a 500 mt. da dove lavoro. Ci vado sempre a piedi, mi...
di Sergio Garufi
Diverse vie di Milano sono tappezzate da manifesti e striscioni che pubblicizzano un corso di antiquariato a pagamento. L'immagine che accompagna il testo, ritenuta rappresentativa di questa nobile professione, è quella del ritratto di Jacopo Strada eseguito da Tiziano Vecellio. Strada era un antiquario veneziano di successo, e il dipinto in questione è uno degli esempi più noti di come il cadorino fosse capace di deridere...
di Sergio Garufi
Ho copiato Giulio Mozzi. Una volta lui ha scritto che quando legge un bel libro gli viene voglia di telefonare all’autore per chiedergli delucidazioni. Io ho telefonato a un personaggio. Lo si incontra a pag. 383 de Il disordine perfetto, l’ultimo volume di Marcus Du Sautoy (Rizzoli). Il personaggio in questione si chiama Leonardo Fogassi. L’episodio che lo vede protagonista è una delle storie più affascinanti che...
di Sergio Garufi
I suoi detrattori affermano che l’etimologia è il luna-park dei filologi, e che il significato originario delle parole non coincide mai con quello attuale. I suoi sostenitori ribattono che in quello scarto semantico spesso si annida il segno della decadenza dei tempi. Per gli antichi Romani, ad esempio, il “negozio”, cioè il “lavoro”, era la negazione dell’ozio (nec-otium), e in questo modo stabilivano un’eloquente priorità linguistica; mentre...
di Sergio Garufi
Se vi capita di passare da Grosseto in questi giorni, non perdetevi la mostra Teatralità nel Barocco fiorentino , allestita presso il Museo Archeologico e d'arte della Maremma (piazza Baccarini 3, tel.0564488754, biglietto d'ingresso 5 euro, aperta fino al 30 settembre). Vi si possono ammirare 17 capolavori provenienti dalla collezione Luzzetti, che evidenziano la vocazione teatrale e scenografica della pittura da stanza fiorita in Toscana al...
di Sergio Garufi
Platonici si nasce, e io, modestamente, lo nacqui. Me ne resi conto un giorno di 8 anni fa, quando un amico, che conosceva la mia passione per Houellebecq e Cioran, mi consigliò di visitare un sito in rete che elaborava dei coefficienti di correlazione fra autori diversi, ossia stabiliva matematicamente quanto due variabili statistiche x e y fossero collegate fra loro. Il risultato per il rumeno e...
di Sergio Garufi
L'incipit di un libro è un tentativo di adescamento, e quello folgorante e lapidario de Il mito di Sisifo di Albert Camus è fra i più riusciti che io conosca. Vi si afferma in modo perentorio che esiste un solo "problema filosofico veramente serio: quello del suicidio. Giudicare se la vita valga o non valga la pena di essere vissuta significa rispondere al quesito fondamentale della filosofia."
Tuttavia...
di Sergio Garufi
"Le immagini di mattatoi e di carne mi hanno sempre molto colpito Che altro siamo, se non potenziali carcasse? Quando entro in una macelleria mi meraviglio sempre di non esserci io, appeso lì, al posto dell’animale".
Francis Bacon, La brutalità delle cose, 1991.
Ha ragione Anna Detheridge: "Damien Hirst è più antico di quanto non sembri"; e l’allestimento della sua prima retrospettiva al Museo Archeologico di Napoli, intitolata...
di Sergio Garufi
"Esistono nicchie temporali che non sono contemporanee alla nostra epoca? Sacche di tempo fossile che si perpetuano a dispetto del calendario?"; si chiede uno scrittore italiano de cuyo nombre no puedo acordarme, almeno non qui. Certo che esistono. Una di queste si trovava a Milano, in un punto del trafficatissimo viale Monza. Era un caseggiato esploso a causa di una fuga di gas. Vi era stato...
di Sergio Garufi
Andiamo per ordine: la copertina è molto bella. C'è una foto in bianco e nero, di Carlos Goldin, che ritrae il dettaglio di una mano anziana, di quelle che la pelle sembra carta velina tanto è sottile e impalpabile. E' una mano che stringe il manico di un bastone di legno nodoso e irregolare; lo stesso che accompagnava il grande poeta cieco nei suoi viaggi per il...
di Sergio Garufi
Che avesse ragione Pontiggia, quando sosteneva che i reading letterari sono delle euforiche esequie sulle cui poltrone educatamente s'attedia/ il pubblico di gente intelligente/ più della media (G. Giudici)?
A Mantova, la star indiscussa di quest'ultima edizione da record del festival della letteratura, che vanterà alla fine più di 50.000 visitatori, è il sudafricano John Maxwell Coetzee. E non solo perché è il più recente premio Nobel per...