di Flavia Ganzenua
Io sono il mio labirinto e mi cibo di chi ci si perde.
Disobbedisci, ruba il sale e scappa, di corsa, sotto il letto. Accucciati e resta lì. Tua madre sbraita, si china a terra, e ti cerca a tentoni. Tu scalci, le mordi la mano se non sa come ti deve toccare, se ancora non ha imparato. Scalci, ma poi ti lasci prendere perché sai che in...