di Giacomo Sartori
ora vai per conto tuo
ditti anche tu
che per troppo tempo
nessuno di noi
s’è sentito accolto
(o anche solo al riparo)
le cose stavano così
si navigava a vista
tra spuntoni e tifoni
(più inquietanti forse
le bonacce)
fino a un dato porto
ci rincuoravamo ancora
passavamo sopra
riprovavamo
poi i demoni
hanno preso il timone
ora evacua la collera
(da dove sprizza?)
le stoccate d’odio
(siamo giunti a questo!)
pensami come si pensano
le querce isolate
in lontananza
e certe rocce
un po’ in aggetto
quello ch’è stato
è stato
vedrai
ce la...
di Francesco Borrasso
Non riesco ad uscire da questo disordine. Un laccio mi tiene stretto al ricordo.
Da allora, le mie giornate sono inerzia, secondi che seguono secondi, il mio compito è riempire, senza consapevolezza.
C’era il dolore bambino che ha cercato con un’imposizione di mettermi una benda sugli occhi, era il dolore che si fermava in un angolo della stanza e mi osservava, con i suoi argomenti provava a convincermi che...