di Giuseppe Montesano
Fa caldo, e in un Paese abituate alla menzogna come a un cilicio, fa sempre più caldo di quanto dicano i rassicuranti telegiornali, e nel caldo sto leggendo libri di poesia chiedendomi se la poesia serva. Sfoglio, leggo, sonnecchio, sosto, mi sveglio, rileggo Scuola di calore di Massimo Rizzante, 108 pagine pubblicate da effigie, e mi rispondo che no, la poesia non è utile, è indispensabile. Rizzante...
da Scuola di calore di Massimo Rizzante
Corinne
A Bruxelles i poeti cattolici pregano in un istituto
per il sostegno ai paesi in preda alla fame e al sottosviluppo.
Fra loro c’è un teologo di Lovanio, famoso per il suo credo: «Dieu est noir!».
«Le Pape du tierce monde», lo ha chiamato una giornalista di Le Soir…
Fino a quando, in una poesia, ammise di aver inculato un neretto
di Dakar. La confessione in versi non...
di Massimo Rizzante
Sybille
Secondogenita, ho dovuto ben presto infilare nella cruna
dell’ago tutta me stessa. Che altro fare se volevo destare
l’attenzione di mia madre? Amava mio fratello Charles. Trovavo
impronte di rossetto Rouge Interdit perfino sulle sue natiche
Perciò sono cresciuta nell’ombra. E ciò ha fatto sì che non pagassi
l’entrata per il circo né che rincorressi il successo travestita
da nana o nazista. Me ne stavo con gli zingari, nelle roulottes,
nelle gabbie,...
di Massimo Rizzante
Sorella, amante
a Ornela
Sono stata sorella e amante, prostituta in erba, per anni,
in uno dei tanti giardini del ventesimo secolo
dove aquile ammaestrate spiccavano il volo
quando con i tacchi evitavo le pozze di sangue.
All’ombra di un dio materno ho scoperto la bellezza.
Perciò la mia carne esposta al mercato del popolo
era per il partito più che un delitto una tara:
ah gocce di...
di Massimo Rizzante
Idillio nero
a Isabel
Ho letto che Elsa Triolet, la moglie di Aragon,
se ne stava nuda in una grande gabbia surrealista costruita
allo scopo dal celebre consorte e, inginocchiata su un letto di spine,
lo pregava di godere del suo membro
I segreti sono come disperati in fuga
in una città fantasma dopo la fine di una battaglia:
non trovano rifugio in nessun luogo e non hanno alleati
né tra le fila...
di Massimo Rizzante
Mia sorella Rajah
a Essaadia
Mia sorella Rajah si chiama così perché è la regina
dell’attesa. La cosa che ama di più è osservare
ipnotizzata il suo sentimento di impotenza
racchiuso nel flacone mezzo vuoto dello smalto per le unghie
Lo guarda crescere come un feto minuscolo e, quando sta per nascere,
con una forbicina gli taglia il cordone ombelicale e lo lascia
sanguinare per ore. Poi si misura la febbre e se...
di Massimo Rizzante
Un incubo chiamato Algeciras
a Ana
Tutto ha inizio e non ha fine in un incubo
chiamato Algeciras, sul molo, fra la bolgia in partenza per Ceuta.
Un uomo, Octavio, la cui lingua per la legge del contrappasso era
ridotta a una poltiglia di fuoco, mi farfugliò: “Arnold… me está… matando”
Non ho mai idealizzato il mondo, né creduto all’inferno.
So, per esperienza, che ci sono giorni in cui la fede...