di Paolo Morelli
12 maggio (sera)
Trattandosi di un comportamento molto strano dovrò andarci piano in questa parte della cronaca, essere preciso e circostanziato.
Verso le sette di sera siamo a Villa S. Maria, paesetto sul fiume Sangro, accatastato nella valle e tagliato da una roccia di nome Penna. La casa di mia zia Emilia è disabitata da molti anni, ma ancora non è in rovina. Prendiamo alloggio dopo una faticosa salita...
di Paolo Morelli
(Storia di un diario che doveva esser lungo e invece dura tre giorni scarsi. Storia anche di uno strano tentativo di soluzione, pure andato a male, e poche altre cose ancora...)
La disgrazia di Don Chisciotte non è la sua fantasia; è Sancio Panza.
F. Kafka
aggiunta scritta oggi, circa venti anni dopo
Mi decido a render pubblico in qualche modo questo breve diario solo molti anni dopo, per ragioni che...
di Giacomo Sartori
(Questo testo fa parte di un dossier curato dal Cartello (Forlani, Inglese, Schillaci e il sottoscritto) uscito nella rivista francese “La Revue Littéraire” e ora nel numero 68 di “Nuova Prosa” col titolo Esercizi di sopravvivenza dello scrittore italiano.)
Il mio quinto romanzo, l’ultimo venuto, è stato rifiutato da tutti gli editori, come del resto i precedenti. E non parliamo delle raccolte di racconti, che sarebbero la mia...
una lettera pubblica promossa da Evelina Santangelo e Fabio Stassi
L’accesso al mare alla tonnara di Scopello è uno spazio piccolo e scosceso, ma su quella stretta banchina di fronte ai faraglioni si stanno concentrando molte e grandi questioni: una certa idea del privato e del pubblico, il diritto di usufruire della bellezza e il modo di preservarla, lo scontro tra memoria e oblio, l’uso del pregiudizio e il capovolgimento...
di Giacomo Sartori
scrittori dimenticati
scrittori dimenticandi
scrittori da dimenticare
scrittori dimenticoni
romanzieri editori
romanzieri cattedraticoni
scrittrici teleconduttrici
prosatori senatori
prosatori suonatori
memorialisti marmisti
scrittoroni segati fuori
futuri postumi in attesa di posteri
futuri postumi con i postumi di pastis
futuri postumi scettici della posterità
vivificanti scrittori morti
mortiferi scrittori vivi
sventati scrittori svenevoli
scrittori usa e getta
scrittori che necessitano un invecchiamento
scrittori troppo invecchiati
scrittori che sanno di tappo
scrittori che non invecchiano
scrittori attuali ottocenteschi
scrittori attuali novecenteschi
scrittori attuali troppo attuali
scrittori attuali troppo fattuali
romanzieri che ti accoppano con la piattezza
romanzieri...
di Giacomo Sartori
GS Si dice che i blog letterari siano in crisi, e per certi versi superati, sei d’accordo?
GS Non mi sembra che si possa parlare di crisi dei blog letterari: Nazione Indiana e Carmilla mantengono la loro posizione preminente, e negli ultimi anni sono nati molti altri blog di peso e qualità, ognuno dei quali ha un numero più o meno grande di lettori. In qualche caso, come...
di Giuseppe Zucco
Nel migliore dei mondi possibili, questo post non avrebbe ragione di esistere. Gli scrittori avrebbero già un posto fisso nei palinsesti. Accanto ai programmi di puro intrattenimento, ce ne sarebbero altri in cui gli scrittori e le loro opere contenderebbero l'attenzione e la pazienza degli spettatori. In un regime di reale concorrenza, mentre i luminosi scacciapensieri trillerebbero la loro fugacità, gli scrittori avrebbero tutto il tempo di...
di Giacomo Sartori
Personalmente adoro gli scrittori un po’ stupidi, e diffido degli scrittori intelligenti. Si presuppone che i grandi scrittori debbano essere senza fallo molto intelligenti, e che proprio questo li caratterizzi, e invece a ben vedere quello che amiamo in loro è proprio l’ottusità e la stoltezza. Non dico che gli scrittori debbano essere deficienti, e che più ebeti sono meglio è, come si potrebbe dedurre da certa...
di Giacomo Sartori
Nei miei testi cosiddetti narrativi ho scritto un mare di bugie. Ho scritto per esempio che mio padre è morto per aver mangiato molta verdura contaminata dall’incidente di Chernobyl, il che è una smaccata falsità. Certo mio padre ha mangiato tantissima verdura altamente radioattiva, perché aveva uno spirito di contraddizione assai sviluppato, che lo pungolava a fare l’opposto di quello che facevano tutti, il più delle volte...
di Giacomo Sartori
Gli scrittori sono dei gran bastardi e dei figli di buona donna, è risaputo. Se c’è una categoria che estrinseca gli istinti più bassi e l'intera nefandezza della specie umana, è proprio quella. Subito dopo i perpetratori di genocidi e i serial killer e gli stupratori di minorenni, vengono loro. Uno scrittore per definizione cova con tetra cupidigia il proprio successo immediato, o se va bene la...
“Un’Altra Galassia – Napoli Sotterranea” nasce dalla volontà di un collettivo di scrittori e giornalisti, supportati da un imprenditore locale, per ridare alla città di Napoli una festa del libro.
Una festa della città per restituire la letteratura alla città. Assolutamente indipendente: organizzata senza alcun tipo di patrocinio e finanziamento pubblico.
Quattro scrittori (Rossella Milone, Valeria Parrella, Piero Sorrentino e Massimiliano Virgilio), due giornalisti (Pier Luigi Razzano e Francesco...
di Andrea Inglese
Ieri Silvia Avallone, autrice di un romanzo di cui molto si è parlato, e che quindi – pur non avendolo letto – immagino sia stato importante, ha scritto sul “Corriere della sera” un editoriale, in ragione credo di una duplice competenza, quella del romanziere e quella della donna. Questo editoriale ha bizzarramente due titoli, uno in prima pagina, e l’altro a pagina 6, dove è possibile leggere...
Caro Sartori,
ho ricevuto le domande. Mi piacciono. Cioè: mi piace che qualcuno, nel 2010, torni a porle. Non credo di dover essere io a rispondere: sarebbe una faccenda troppo lunga. La mia generazione, in mezzo a domande simili a queste (a parte il web e dintorni), ci è cresciuta, e non tutte le cose che si dicevano allora (anni Sessanta) erano da buttare: bisognerebbe ripartire da lì. Un'impresa. Erano...
di Simona Baldanzi
Alla domanda cosa vuoi fare da grande, non ricordo di aver mai risposto. Avevo la sensazione che era meglio non sognare che lavoro fare da grande, per non rimanere delusa. Forse sembravo una con le idee poco chiare, che non si impegnava abbastanza, invece ero semplicemente una bambina concreta.
Alla scuola elementare, i miei pensierini facevano emozionare le insegnanti, e i miei erano contenti, non perché iniziassero a...
di Giacomo Sartori
...
Il secondo giorno mi sono alzato, e ho cominciato a aggirarmi per il castello ancora silenzioso. A quanto pare i fantasmi erano già andati a letto, mentre gli scrittori veri o posticci che fossero non si erano ancora alzati. Le solite sale con le solite armi appese alle pareti, i soliti quadri, le solite profonde finestre con i soliti cortili interni e bastioni, i soliti saloni affrescati,...
di Giacomo Sartori
...
Il primo dibattito organizzato da noi scrittori posticci si svolgeva nella loggia della corte principale del castello, dov’erano state disposte le poltroncine di plastica. Discettava un giovane e conosciuto critico dal poderoso fisico che aveva accettato di venire a proprie spese. I veri scrittori erano seduti sul fondo, dietro a un tavolo perpendicolare appunto alla lunghezza della loggia. Erano appostati uno di fianco all’altro e avevano tutti...
di Giacomo Sartori
...
Il problema dei castelli, specie in caso di guerra, o anche solo appunto di notte, è entrarci. C’era sì un grande portale al termine di una salitina, che si intuiva essere stata un ponte levatoio, ma era drasticamente sbarrato. E a parte quell’entrata impenetrabile sembrava che ci fossero solo alte mura da tutte le parti. Ci sarebbero volute lunghissime scale di corda o di legno, una macchina...
Come giudichi in generale, come speditivo apprezzamento di massima, lo stato della nostra letteratura contemporanea (narrativa e/o poesia)? Concordi con quei critici che denunciano la totale mancanza di vitalità del romanzo e della poesia nell’Italia contemporanea?
No, affatto. Canetti diceva che l’idea che la letteratura sia alla fine è meschina. Anche negli anni in cui non leggiamo libri che ci paiono significativi la letteratura è viva, magari i libri vengono...
Come giudichi in generale, come speditivo apprezzamento di massima, lo stato della nostra letteratura contemporanea (narrativa e/o poesia)? Concordi con quei critici che denunciano la totale mancanza di vitalità del romanzo e della poesia nell’Italia contemporanea?
In generale chi giudica lo stato di salute della letteratura italiana attuale non legge abbastanza o legge solo quello che arriva sulla sua scrivania. Sono esploratori che visitano la Papuasia o la Nuova...
Come giudichi in generale, come speditivo apprezzamento di massima, lo stato della nostra letteratura contemporanea (narrativa e/o poesia)? Concordi con quei critici che denunciano la totale mancanza di vitalità del romanzo e della poesia nell’Italia contemporanea?
Nel campo letterario, come in quello politico-finanziario, domina il traffico manageriale, l’aggrapparsi al carro del vincitore. Le tonnellate di romanzi buttati sul mercato sono tutti una ripetizione delle ultime furberie per infilare la...
Come giudichi in generale, come speditivo apprezzamento di massima, lo stato della nostra letteratura contemporanea (narrativa e/o poesia)? Concordi con quei critici, che denunciano la totale mancanza di vitalità del romanzo e della poesia nell’Italia contemporanea?
Non mi risulta che vi siano dei critici che «denunciano la totale mancanza di vitalità del romanzo e della poesia nell’Italia contemporanea». Forse sono poco informato. Posso avere una bibliografia?
Quanto alla letteratura contemporanea: sta...
IL CALZOLAIO
di Erri De Luca
Un calzolaio è tenuto a fare bene le scarpe, questo è il suo compito istituzionale. Se poi vuole darsi un supplemento di responsabilità civile, allora deve stargli a cuore la buona causa di dare libertà di scarpa e di cammino a tutti, di più a chi ne è privo.
Lo stesso uno scrittore: è tenuto a scrivere bene le sue storie e se ha fatto...
di Claudio Piersanti
Un pomeriggio d’estate, ormai di tanti anni fa, andai a trovare Romano. Ci andavo spesso in quel periodo, forse avevo anche qualche appuntamento di lavoro a Firenze. Quel che conta è che andai, annunciandomi con una telefonata anche se Romano non usciva mai, verso le quattro come tante altre volte. Non c’era alcun bisogno di un motivo per andarlo a trovare quindi non dissi niente e mi...
Da un social network letterario: Benvenuti in PensieriParole, enciclopedia di citazioni con 13.506 autori e oltre 92.500 frasi (più altre 869 in attesa di essere valutate), divise tra Frasi, Aforismi, Barzellette, Freddure, Citazioni di Film, Indovinelli, Poesie, Racconti e Proverbi da tutto il mondo. Inoltre, non manca uno speciale approfondimento per le Leggi di Murphy e le Frasi utili per ogni Occasione!
di Evelina Santangelo
Noi aspiranti scrittori, intellettuali, scrittori-intellettuali del...
di Helena Janeczek
Questa mia- come si dice- si aggiunge a uno scambio di lettere fra Nicola Lagioia e Antonio Moresco che potete trovare qui, qui e-commentabile- pure qui. Se ci saranno nuovi interventi, vedrò di aggiornarvi. hj
Caro Nicola,
ti scrivo sebbene alla tua lettera abbia già risposto Moresco stesso, perché quel che vorrei tentare a proposito di Lettere a Nessuno è una riflessione rivolta a qualcuno. Dico qualcuno e intendo...
Invitati a leggere nostri testi nell’ambito di una manifestazione patrocinata, tra gli altri, dal Comune di Roma, ci siamo trovati a dover svolgere una riflessione che esorbita dai margini dell’invito e da quelli di una semplice lettura di poesie.
L’attuale condizione storica, per Roma e per l’Italia, rappresenta una soluzione di continuità con il recente passato politico, per altro di già controversa lettura. È la cronaca di questi giorni a...
un consiglio di Gianni Biondillo
Questo fine settimana artisti, scrittori, registi, architetti, fotografi, ma soprattutto, associazioni culturali, frequentatori della rete, oratori, biblioteche, scuole, campi sportivi e gli abitanti dei quartieri Bovisa e Quarto Oggiaro fanno una festa.
L'abbiamo chiamata MilanOpen.
Venerdì c'è l'inaugurazione della restaurata villa Scheibler (e tutta una serie di tagli di nastri e convegni). Da sabato mattina parte la festa popolare. Mi piacerebbe che anche gli altri abitanti di...
di Nikos Kachtitsis
Non voglio l’eternità,
ho solo chiesto tempo
Demetrios Capetanakis
La pianta del loto e il loto
Tu sei la pianta mistica
che mi ha condotto fin qui
nel mezzo del crudele
febbraio.
La pianta che mi ha nutrito
con il suo latte innocente
l’anno scorso.
Tu sei la pianta del loto
e io sono il loto
che matura lentamente
ma una volta maturo
muore di disgusto.
Qui giace
Mi guardo attorno come se
fossi appena tornato
da un funerale
con il fazzoletto impregnato
di profumi acri.
Non seppelliscono
i loro...
Eraldo Affinati risponde a Massimo Rizzante
Massimo Rizzante
Comincerei da una delle tue ultime fatiche, Compagni segreti. Storie di viaggi, bombe e scrittori (Fandango, Roma 2006). Questo libro – anche se ha una parte letteraria dedicata agli scrittori che formano il tuo «museo immaginario» – assomiglia alle tue opere precedenti (spesso alla frontiera tra finzione e documento). Anche qui sei presente come autore e allo stesso tempo come protagonista. Da una...
di Massimo Rizzante
A
Definire i contorni delle parole è diventato un compito difficile, soprattutto da quando le specializzazioni e i gerghi hanno invaso ogni campo, confondendo le frontiere delle arti e in particolare dell’arte letteraria. Parole come «contaminazione», «riscrittura», «riuso», «intertestualità» hanno fatto il giro del mondo in bocca a critici raffinati, precipitando poi nei manuali, per diventare, infine, luoghi comuni nelle tesi degli studenti più scaltri. Danilo Kis diceva...