di Franco Buffoni
Particolare il destino critico di E. E. Cummings. Sino all'inizio degli anni settanta per un critico letterario anglosassone era d'obbligo pronunciarsi su di lui. Con simpatia per i suoi funambolismi verbali e grafici, o con profondo disprezzo per la loro "futilità" o "inutilità". Ma se ne parlava. La critica avversa cercava di dimostrare come nella sua opera non vi fosse evoluzione alcuna, o maturazione, progresso. Come, in...
di Gilda Policastro
Se la domanda che poni a uno scrittore trentacinque-quarantacinquenne in Italia oggi è "quanto la realtà entra in quello che scrivi e lo condiziona" la risposta è: "zero". Questo è l'esito (semplificando con la brutalità indispensabile all'operazione di tirare le somme) dell'inchiesta pubblicata sull'ultimo numero di «Allegoria». Nel saggio che la introduce, il co-curatore (assieme alla sottoscritta) Raffaele Donnarumma cerca di incrementare questo zero, di portarlo almeno...
La poesia che segue, a lungo meditata, dopo la visione del film capolavoro, credo possa accreditarsi non solo come poesia ma anche come prosa. Basta non andare daccapo. La dedico a Franz e Gianz.
effeffe
Perché John Wayne non c'ha la pensione e manco il mutuo
John Wayne si scola il whisky nel saloon pure tarocco
Non c'ha mica il letto John Wayne dorme vicino al cactus
John Wayne sferra cazzotti meglio di Clemente...
di Gilda Policastro
All'interno del genere antologico, che in Italia stando anche solo all'ultimo quinquennio ha fatto registrare, particolarmente per la poesia, una reviviscenza pressoché incontrollata, la specie dell'auto-antologia non ha avuto similare debordante fortuna: è stato l'editore Sossella a rilanciarla all'interno della collana di "arte poetica", a partire dal volume d'esordio, lo scorso anno, di Michel Deguy. Stavolta tocca a un autore nostrano ripercorrersi e risistemarsi in volume unitario:...
di Massimo Rizzante
A
Definire i contorni delle parole è diventato un compito difficile, soprattutto da quando le specializzazioni e i gerghi hanno invaso ogni campo, confondendo le frontiere delle arti e in particolare dell’arte letteraria. Parole come «contaminazione», «riscrittura», «riuso», «intertestualità» hanno fatto il giro del mondo in bocca a critici raffinati, precipitando poi nei manuali, per diventare, infine, luoghi comuni nelle tesi degli studenti più scaltri. Danilo Kis diceva...
di Andrea Cortellessa
Pubblico con molto piacere un articolo di Andrea Cortellessa apparso sull'Indice dei libri del mese del 3 marzo 2006. Nell'articolo viene descritta una nuova iniziativa editoriale generata dall'intelligenza e dalla passione di alcuni ragazzi di Palermo, che suggerisco di seguire con attenzione. Grazie ad Andrea Cortellessa e in bocca al lupo ai ragazzi di :duepunti.
Nel tempo dell’editoria senza editori, per dirla col pamphlet di André Shiffrin col...
Riflessioni sull’appello di Sanguineti agli intellettuali italiani
di Romolo Bugaro
Pensare è svestirsi, dice Jean Luc Nancy in un suo saggio, riprendendo una frase di Bataille: “Je pense comme une fille enléve sa robe”. Il gesto del togliere, del lasciar cadere il vestito – questo il percorso della riflessione secondo il filosofo francese. Dunque non solo e non tanto smascherare il mondo, quanto smascherarsi.
È certamente un’immagine affascinante, la cui radicalità porta...