di Alberto della Rovere Questa la suggestione che abita l'opera di Palandri, nell'accorato invito a non rinchiuderci nelle nostre abituali, labili rassicurazioni, di pensiero, relazione e azione, nell'appartenenza, nei codici e nelle categorie, per muover-si, invece, nel mistero, nell'incertezza, all'incontro con l'alterità e gli affetti
di Vittorio Coletti La confusione sotto il cielo della politica europea, non solo italiana, era grande, a suo giudizio. Destra e sinistra ora si opponevano duramente anche dove, come nel caso della direttrice d’orchestra, non era il caso; ora si scambiavano tranquillamente elettori, programmi e linguaggi.
di Corrado Passi Pettener, con passione, indaga le cause dell'assenza, durata decenni, delle opere di John Fante dal panorama letterario internazionale. Il maggior imputato di questo scarso successo in terra americana è proprio l'umorismo e la conseguente assenza, nei romanzi di Fante, di un messaggio, di un insegnamento, di una risposta.
di Pasquale Vitagliano Ecco, che ci rendiamo conto che la Questione Meridionale, tutt’altro che risolta, pesa ancora; che, d’altra parte, non è mai esistito un Sud abbarbicato sulla propria identità e chiuso in uno lamentoso provincialismo.
di Pasquale Vitagliano Come Magrelli precisa, lo scontro tra i due è asimmetrico. Hanno vissuto in epoche diverse. Proust non ha conosciuto Céline, dunque, non può rispondere al suo astio. Più correttamente, si tratterebbe di un’ “aggressione postuma”.
di Gianni Biondillo
Che poi in realtà sono due romanzi (di Jun'ichirō Tanizaki e di Jonathan Evison), una raccolta di scritti (di Leïla Slimani) e un copione teatrale (di Andrea Camilleri). Ma basta capirsi, no? Insomma: quattro consigli di lettura, sul volgere dell'estate e l'arrivo dell'autunno.
di Paolo Morelli
“A un certo punto, nell’educazione di mio figlio, ho cominciato a sostituire i concetti di buono e cattivo con quelli di reale e irreale, per quanto ciò possa sembrare arbitrario”. Nei suoi ultimi libri Filippo La Porta pare prendere il via da considerazioni di carattere pedagogico assai personale. Ma se nel precedente, Indaffarati, l’indagine riguardava la gioventù odierna e i suoi problemi d’adattamento, qui il critico letterario...
di Luigi Ballerini
II. Di un curioso attaccapanni, di un museo di strumenti perduti e di certe manie
Anche lo studio di Lawrence Fane è diviso in tre parti: un’anticamera, una sala che non vorremmo dire di esposizione, ma di decompressione delle opere, un luogo dove esse testimoniano della loro provvisoria conclusione, e, dulcis in fundo, una vera e propria officina da fabbro, o si tratta di una falegnameria, di un...
di Alan Poloni
Uno potrebbe tranquillamente vivere di editoriali e amache, magari ritagliandosele per farsene un bel quadernetto a fine anno, ma un libro è un libro. Rabdomantico o randomantico quanto volete, un libro è un libro: se un giornalista e un saggista appaiono accomunati dall’avere Amedy Coulibaly o la sclerosi della comunicazione al centro della sintassi, in realtà le differenze del loro lavoro sono sostanziali: al primo la...
di Francesca Matteoni
Scrivere, oppure far dritti i muri delle case, del luogo che si abita, perché sia uno spazio il più possibile a nostra misura, dare una direzione alle idee sghembe, come un impasto che si solidifica, talvolta si fa pure sasso che si scaglia contro i vetri, apre brecce per respirare. La meravigliosa utilità del filo a piombo di Paolo Nori (Marcos y Marcos, 2011) è un libro...
di Marco Belpoliti
«Lo scandalo del contraddirmi, dell’essere / con te e contro di te; con te nel cuore, / in luce, contro di te nelle buie viscere.» Con questi versi si apre la quarta parte de Le ceneri di Gramsci, pubblicate nel 1957 da Pier Paolo Pasolini.
Versi che esprimono in forma efficace il suo atteggiamento, non solo di poeta, ma anche di uomo. Parole nette: lo scandalo,...
di Francesca Matteoni
“Questo libro è una storia di fantasmi” scrive Antonella Anedda nell’introduzione al suo La vita dei dettagli, opera che esplora la relazione tra pittura e poesia, tra l’essenza dell’arte e la sua decifrazione interiore, dove i fantasmi svolgono il duplice ruolo di presenze non immediatamente manifeste o non visibili a tutti, e di icone, “rumori” della perdita.
Da sempre la poetessa abita lo scrivere come un dialogo quieto...