di Andrea Carloni Il masochista non possiede tratto più distintivo del proprio feticismo, ossia la riproposizione reiterata di un’immagine erotica sospesa e incancellabile (che sia una pelliccia, una scarpa o un piede...) che sia espressione di quel discorso in noi latente su ciò che, di contro, tutto cancella e niente sospende: la morte.