Firenze, maggio 2018
Non lasciare in sé null’altro che una nebulosa di refettori, di coliche e viuzze smunte.
L’afa ci pigia nel fondigliuolo della vita, tra l’asino quasi nolano, frontale allo sbalzo dei secoli, il pavone derviscio e ciascun’altra bestia inventata per noi da Benozzo Gozzoli: labirinto broccato, orificio, di chi ha già bevuto la sua eternità. E sotto gli angeli, nella scarsella, una fumigazione marmorea, un frangimento di colori...