STORIE CHE HANNO UN NOME
di Nadia Agustoni
Un romanzo di storie così il sottotitolo di Rumeni di Anna Lamberti-Bocconi (Stampa Alternativa, 2009; pag. 114), libro che si legge con una certa sorpresa per le figure e le voci che sembrano venirci incontro dai nostri stessi giorni: dalla fermata dell’autobus al treno, dal bar a uno dei tanti luoghi delle città in cui viviamo. Ma per Anna Lamberti-Bocconi la città è...
di Anna Lamberti-Bocconi
GIGIO
“Ma che accidenti…”. E’ più una sensazione che altro, una presenza dietro la schiena. Questione di riflessi: mi giro di scatto e lo becco con la mano nella mia borsa; quella mano gliela branco al polso e lui si immobilizza come una bestiola spaventata. “Ma che cazzo fai, stronzetto! Volevi derubarmi?”
Lui zitto, duro, rattrappito nelle spalle. Mi fissa con lo sguardo di un lanciafiamme. Gli spaccherei la...
di Gianni Biondillo
Gli slittamenti linguistici, i lapsus, sono sempre molto più indicativi di quello che sembrano. Da un paio di mesi a questa parte su tutti i quotidiani non esistono più i rumeni (con la “u”, come correttamente dovrebbe essere) ma i romeni (con la “o”). All'improvviso dotti laureati in lettere, i nostri amati giornalisti - sempre così proni di fronte al potere costituito o agli umori della...
di Marco Mantello
Dall’epoca dei posti fissi
a quella dove i pupi di Falluija
sono pari ad un pupazzo tricolore
ricoperto di benzina che divampa
colleziona crocefissi
e la riga sui capelli non si muove.
A proposito di Europa bianca
è convinto che le chiese
siano il punto di unione fra il crucco
e il portoghese: ‘Ma perché proprio le chiese?
Non bastavano il mercato unico,
gli ettogrammi e i kili?’.
Come il tifo o l’aspirina
te le trovi in qualunque...