di Luca Lenzini br> Il nucleo di convinzioni allora acquisite e la nuova prospettiva che si forma a partire da un punto di vista di parte, costituisce la base mai più revocata dell’esistenza e dell’attività intellettuale di Fortini, la bussola cogente e definitiva dell’uomo e dello scrittore.
di Velio Abati
La poesia di Tommaso Di Francesco nasce e vive in una controscena. Uomo pubblico dalla sua militanza nella “nuova sinistra” del Sessantotto, politico-giornalista di quella particolare forma della politica, che il quotidiano “Il Manifesto” è, nel quale ricopre la carica di codirettore e di responsabile della pagina degli esteri, ha da sempre derivato da quella passione intellettuale e morale una non minore necessità poetica. I “foglietti in...
di Antonio Sparzani
mi mancano, come sempre, le parole per salutarti come forse tu vorresti, t’ho sfiorata una volta a Milano, eri amica di una mia amica, ma non ti ho mai parlato veramente, ho solo guardato i tuoi occhi così penetranti, così bramosi di sapere, di capire, di indagare. La tua storia la sanno tutti quelli che ti hanno amata, apprezzata, cara maestra di generazioni di giovani: la cacciata...
di Helena Janeczek
“Ma fatemi capire: perché abolire l’art.18, per far cosa, se il lavoro non c’è?”. L’ha detto M., la mia estetista, che sarebbe una piccola imprenditrice, anzi persino un’”imprenditrice di se stessa”, secondo la formula magica del pensiero neoliberista. Raccontava che per ora lei se la cava, mentre le amiche che hanno investito in centri più grandi saranno costrette a mandare a casa l’unica dipendente se, con la...
di Massimo Raffaeli
Il poeta del livore e del risentimento, uno scrittore che ho letto molto tardi e ho imparato ad apprezzare ancora più tardi, Thomas Bernhard, dice da qualche parte che solo chi è davvero indipendente può scrivere veramente bene. Penso che per gli editori, come per i lettori, valga la stessa regola e da lettore di lungo periodo posso dire di averne la certezza, oramai. Se penso al...