di Romano A. Fiocchi
Sono trascorsi molti anni ma mi ricorderò sempre di quel giorno gelido di fine gennaio in cui lo incontrai. Lavoravo come fotoreporter da circa tre mesi, mi aveva assunto in prova l’agenzia Immaginazione.
di Romano A. Fiocchi
La copertina è così: accattivante ma nuda, senza titolo, né autore, né editore. Che sono però sul dorso con caratteri che sembrano il loro riflesso tremolante nell’acqua.
di Romano A. Fiocchi
Era il 29 novembre 1938. Angelo Fortunato Formiggini, uno dei più geniali editori del XX secolo, italiano «di sette cotte» ma di origini ebraiche, dopo aver sopportato le già pesanti ingerenze del regime, rifiuta di accettare l’estremo affronto delle leggi razziali. Da Roma, dove risiedeva, torna alla sua Modena, sale sulla torre Ghirlandina e si lancia nel vuoto urlando «Italia! Italia! Italia!»
di Romano A. Fiocchi
L’eleganza del linguaggio di Santoro, che è la sua cifra, contribuisce a proiettare questi brevi e brevissimi racconti – che variano da un massimo di sette pagine a un minimo di mezza paginetta – in un tempo tra il mitologico e il postmitologico.
di Romano A. Fiocchi
Poema sinfonico, inteso quale intreccio di liriche di varie misure dove le parole si ripetono come motivi musicali, ogni volta modellati diversamente e sempre più vicini al perfezionamento dell’immagine.
di Romano A. Fiocchi
Qual è il tema portante di questo romanzo psicologico? Credo sia la nevrosi di colui che è poi il protagonista assoluto, Paolo. Nevrosi causata dall’episodio terribile a cui ha assistito da bambino.
di Romano A. Fiocchi
La scelta della forma ‘romanzo’ e la collaborazione di due autori dalle origini culturali differenti è la formula ideale per coniugare caratteristiche altrimenti in contrasto tra loro, come ad esempio il rigore della ricostruzione storica degli anni Settanta – periodo in cui si svolge la vicenda – con la semplicità quasi primordiale del linguaggio.
di Romano A. Fiocchi
Il libro è diviso in due parti: la prima, uno zibaldone dove affiorano «microstorie» per lo più bizzarre ma autentiche, personaggi strampalati, esponenti della «romanzeria nazionale», ballerine di flamenco, luoghi magici. La seconda parte ricostruisce invece il peregrinare che fece Permunian in compagnia della Leica di Mario Dondero tra i luoghi della Resistenza polesani.
di Romano A. Fiocchi
"Sillabario all’incontrario" di Ezio Sinigaglia e un romanzo che è un insieme di tante cose, messo in una scatola divisa in ventuno scomparti, uno per ogni lettera dell’alfabeto italiano. Una scatola che è soprattutto un contenitore di umorismo.
di Romano A. Fiocchi
Nel libro di Luca Limite, al centro di tutto non sono i personaggi, tanto meno la storia in sé: autentica protagonista è la lingua, la sua bellezza, i suoi equivoci, le sue ambiguità, i suoi giochi semantici, in una parola: la sua plasticità.
di Romano A. Fiocchi
Bruciata - quella raccontata in "Cuori di nebbia" - esiste davvero. È una località sulla via Emilia, tra Modena e Bologna. Se la si cerca sulle mappe di Internet, si fatica a identificarla: le descrizioni che ne fa la Giaquinto risalgono a oltre vent’anni fa, nel periodo in cui ha ambientato la storia.
di Romano A. Fiocchi
Fu presso l’Hotel Majestic di Parigi, nell’imponente avenue Kléber, che nel corso di una serata organizzata dai ricchi coniugi Schiff si riunì un’incredibile schiera di artisti e di intellettuali. Tutti per assistere all’incontro tra due giganti della letteratura: Marcel Proust e James Joyce.
di Romano A. Fiocchi
Con la curiosità e l'entusiasmo che lo contraddistinguono, Romano A. Fiocchi ci suggerisce libri carbonari e librerie resistenti. E noi gli diamo volentieri spazio per raccontarcelo.
di Romano A. Fiocchi
«L’ultima Thule» è il penultimo capitolo del romanzo «Il tessitore del vento», pubblicato da Ronzani Editore. Un romanzo corale e teatrale dove i personaggi si alternano e parlano in prima persona su una scena immaginaria...
di Romano A. Fiocchi
Quel neologismo singolare, il tema del tempo, l’idea di una “clinica del passato” che accoglie pazienti smemorati ospitandoli nel decennio dove più possono trovarsi a loro agio. Un "cronorifugio", appunto.
di Romano A. Fiocchi È anche una storia di sentimenti, di relazioni che si instaurano e si dissolvono. Tant’è che il lettore finisce per innamorarsi di Marcenda, con quel suo gesto di toccarsi il petto per calmare la tachicardia del suo piccolo cuore.
di
Romano A. Fiocchi
Kabul tra macerie e giardini di rose. Questo è il titolo con cui nel 2012 l’avevo recensito su un quotidiano di Alessandria, che ha poi cessato le pubblicazioni. “Prima bevi il tè, poi fai la guerra” era un libro speciale, lontano dai toni apocalittici dei giornali proprio perché scritto con una penna scorrevole e leggera, capace di muoversi nello stesso tempo tra dolore, distruzione e giardini pieni...
di Romano A. Fiocchi
Daniele Petruccioli, La casa delle madri, 2020, TerraRossa Edizioni
Ho letto La casa delle madri molto prima di scoprirlo nella dozzina finalista del Premio Strega. Questo l’incipit:
“La casa è vuota. Le camere sono spoglie, le porte aperte, le finestre spalancate. I mobili non ci sono più, sono stati portati via da tempo. Due piccioni si posano sul davanzale della stanza che all’epoca era chiamata pomposamente biblioteca, ma...
di Romano A. Fiocchi
Autori vari, Nuvole corsare, 2020, Caffèorchidea Editore.
Anno di antologie, il 2020. Solo per citarne un paio: la Piccola antologia della peste curata da Francesco Permunian (Nazione Indiana ne parla qui) e appunto questa, Nuvole corsare. Ma ne sono uscite molte altre, su carta e in e-book, soprattutto legate al tema dell’epidemia. Come se questo periodo di destabilizzazione sociale avesse spinto gli scrittori (e i poeti) a...
di Romano A. Fiocchi
Ahmet Ümit, Perché Istanbul ricordi, 2020, Ronzani Editore. Traduzione di Anna Valerio.
Prendete una città vecchia di duemilaseicento anni, ambientatevi un poliziesco di 612 pagine, mettete in prima di copertina un toro, vittima sacrificale dei coloni greci di Megara nonché disegno impeccabile di Roberto Abbiati, e vi trovate davanti Perché Istanbul ricordi. Un poliziesco insolito. Primo, perché la voce narrante del commissario turco Nevzat Akman ha tutta...
di Romano A. Fiocchi
Il 26 novembre scorso è apparso in rete un bellissimo e malinconico post di Giovanni Turi dal titolo Convivere con la paura del fallimento. Ovvero la responsabilità di pubblicare un’opera letteraria. Turi è un ex editor che ha fondato una casa editrice coraggiosa. Si chiama TerraRossa Edizioni. TerraRossa pubblica romanzi di autori italiani con l’obiettivo di proporre testi che non siano mero intrattenimento ma che lascino...
di Romano A. Fiocchi
Kaha Mohamed Aden, Dalmar. La disfavola degli elefanti, 2019, edizioni unicopli.
Marco Rovelli, La parte del fuoco, 2020, TerraRossa Edizioni.
Ci sono libri che càpitano in mano casualmente e casualmente si legano tra loro. Fanno “clic”, come dice Rovelli, e si incastrano l’uno nell’altro. Due autori diversi per cultura, due case editrici entrambe piccole ma diverse per impostazione editoriale, due storie che usano poetiche e linguaggi differenti, eppure...
Cinquanta meno uno congegni
di
Romano A. Fiocchi
“Orecchie nell’angolo di pagina, graffi in copertina, sedicesimi a stampa sghemba, sottolineature indelebili a penna, per non parlare delle glosse a bordo testo. Carla mal tollerava simili cose. Le davano gli incubi. Infatti, quando dopo la lettura de I topi di Buzzati, tra pagina 122 e 123, trovò la fascetta antitaccheggio nascosta in profondo, quasi nella rilegatura, trasalì”.
Ho trasalito anch’io. Ho interrotto la lettura...
di Romano A. Fiocchi
Da sedici anni me ne sto buono buono sul davanzale di una finestra in un casermone di edilizia popolare, alla periferia di Pechino. Da sedici anni non faccio altro che osservare. Da sedici anni le cose che osservo sembrano immuni da qualsiasi sostanziale variazione. Due soli panorami. Quello che chiamo il panorama numero uno si trova dietro una lastra di vetro impolverata, al di là della...
di Romano A. Fiocchi
Cristò (Chiapparino), La meravigliosa lampada di Paolo Lunare, 2019, TerraRossa Edizioni.
È un libretto di un centinaio di pagine. Eppure credo uno dei più belli usciti nell’ultimo anno. Perché La meravigliosa lampada di Paolo Lunare non è solo una meravigliosa storia d’amore ma una raffinata analisi del rapporto di coppia, del sistema di menzogne – a fin di bene o a fini personali – su cui tale...
(recensione di una libreria, con libro finale in omaggio!)
di Romano A. Fiocchi
Dico una sola cosa per dare idea della suggestione del posto: non so se il locale disponga di una cantina interrata, ma se ti metti a scavare sotto il suo pavimento hai la certezza matematica di trovare resti romani. Parlo della Libreria Cardano di Pavia. Che frequento da più di trent’anni, e che non è soltanto una libreria...
di Romano A. Fiocchi
Georges Perec, Ellis Island. Storie di erranza e di speranza, Archinto, 2017.
Pochi sanno cosa sia Ellis Island. A scuola non te lo insegnano. A scuola ti parlano soltanto di quella migrazione in massa di milioni di europei verso un mondo dove c’era libertà, democrazia, lavoro. E allora l’immagine più comune scolpita nella memoria collettiva è il grido che Baricco mette in bocca ai passeggeri del Virginian...
di Romano A. Fiocchi
Ezio Sinigaglia, Il pantarèi, TerraRossa Edizioni, 2019.
Potrebbe essere la solita storia: decine e decine di rifiuti, l’uscita nel 1985 con una casa editrice semisconosciuta di Milano, SPS, poi Sapiens, visibilità pressoché nulla, infine la scomparsa, inghiottito nel mälström dei libri dimenticati del XX secolo. Invece no. Lo legge Giuseppe Girimonti Greco, lo legge Giovanni Turi, e tutto scorre… indietro, Il Pantarèi torna sugli scaffali, ora, trentaquattro...
di Romano A. Fiocchi
Ezio Sinigaglia, Eclissi, Nutrimenti, 2016.
Ci sono libri che si legano reciprocamente attraverso un’immagine:
1) “Passarono alcuni minuti prima che qualcuno accorresse in aiuto dell’uomo che si era accasciato su un lato della poltrona”
2) “Lo trovarono così, aggrappato a se stesso come una roccia, qualche minuto dopo che la luce era tornata sul mondo, e che gli uccelli avevano ripreso a gracchiare e a cantare”.
Si tratta di due finali,...
di Romano A. Fiocchi
Heinz Schilling, 1517. Storia mondiale in un anno, Keller editore, 2017.
Heinz Schilling è professore di Storia moderna. Per quanto tedesco, il suo libro di ben 383 pagine si apre con la cronaca di una strana battaglia combattuta nel dicembre 1517 a Verdello, frazione di Bergamo. Davanti a un boschetto, due armate guidate dai reciproci sovrani con tanto di vessilli, trombe, tamburi, e composte di fanti, cavalieri,...