Nel caldo borro dell’adolescenza tutta sofferenze e delizie nuove, in un nucleo di formazione che epitomava ogni esistenza a venire, nella rovente ferita di me ragazzino aperto in feritoie e sbreghi, corporalmente deprivato di carni e muscolatura e con giunture sloganti e con nervi friabili, in quegli anni che inglobavano infanzia e prosciugavano il futuro, in quella fetenzìa di età in cui il sudore è splendido e il catarro...