di Massimo Rizzante
Non ricordo la prima volta che ho avuto in mano la Commedia. Il fatto che non lo ricordi significa che non ho mai avuto una vera relazione con Dante? Può darsi.
Però Dante mi era vicino quando alcune cameriere m’iniziarono all’amore, o meglio alla sfera sessuale dell’amore, che non ha niente a che fare con l’amore, sebbene sia un buon punto di partenza, un punto da cui bisogna...
di Massimo Rizzante
Dall’età della pietra
a giuliano mesa,
principe dei poeti
concittadino del popolo
principe dei poeti
o intoccabile in cima alle scale della fortuna
e tu achille dal calcagno d’oro
ora che anche i pesci azzurri del mare
allargano le branchie non per respirare
ma in segno di estremo saluto all’imperatore
prenditi gioco di qualcun altro
nell’età della pietra
dal grembo di una città assediata
Leopoli, Pristina, Berlino, Cracovia che importa?
in ogni caso ai corruttori di...
di Massimo Rizzante
Sybille
Secondogenita, ho dovuto ben presto infilare nella cruna
dell’ago tutta me stessa. Che altro fare se volevo destare
l’attenzione di mia madre? Amava mio fratello Charles. Trovavo
impronte di rossetto Rouge Interdit perfino sulle sue natiche
Perciò sono cresciuta nell’ombra. E ciò ha fatto sì che non pagassi
l’entrata per il circo né che rincorressi il successo travestita
da nana o nazista. Me ne stavo con gli zingari, nelle roulottes,
nelle gabbie,...
di Massimo Rizzante
Sorella, amante
a Ornela
Sono stata sorella e amante, prostituta in erba, per anni,
in uno dei tanti giardini del ventesimo secolo
dove aquile ammaestrate spiccavano il volo
quando con i tacchi evitavo le pozze di sangue.
All’ombra di un dio materno ho scoperto la bellezza.
Perciò la mia carne esposta al mercato del popolo
era per il partito più che un delitto una tara:
ah gocce di...
di Massimo Rizzante
Mia sorella Rajah
a Essaadia
Mia sorella Rajah si chiama così perché è la regina
dell’attesa. La cosa che ama di più è osservare
ipnotizzata il suo sentimento di impotenza
racchiuso nel flacone mezzo vuoto dello smalto per le unghie
Lo guarda crescere come un feto minuscolo e, quando sta per nascere,
con una forbicina gli taglia il cordone ombelicale e lo lascia
sanguinare per ore. Poi si misura la febbre e se...
di Massimo Rizzante
Un incubo chiamato Algeciras
a Ana
Tutto ha inizio e non ha fine in un incubo
chiamato Algeciras, sul molo, fra la bolgia in partenza per Ceuta.
Un uomo, Octavio, la cui lingua per la legge del contrappasso era
ridotta a una poltiglia di fuoco, mi farfugliò: “Arnold… me está… matando”
Non ho mai idealizzato il mondo, né creduto all’inferno.
So, per esperienza, che ci sono giorni in cui la fede...
di Massimo Rizzante
Le voci
Su Cecità di José Saramago
La storia di Cecità.
Un’epidemia sconosciuta rende ciechi tutti gli abitanti di una città sconosciuta. Un piccolo gruppo di uomini e donne viene posto in quarantena. Poi fugge ed erra attraverso un paesaggio di rovine e di morte. Guidato dalla moglie del medico – il solo personaggio del romanzo che non ha perso la vista –, il piccolo gruppo cercherà di ricostituire una...
di Massimo Rizzante
L'al di là dell'amore
Su Piattaforma di Michel Houellebecq
È falso sostenere che gli esseri umani siano unici, che siano portatori di una loro singolarità insostituibile; per quello che mi riguarda, in ogni caso, io non percepivo nessuna traccia di questa singolarità.
Queste parole sono pronunciate in uno dei primi capitoli della seconda parte del terzo romanzo di Houellebecq, Piattaforma (2001), dal narratore e protagonista Michel, quarantenne funzionario contabile del...