di Rinaldo Censi
Tra i film che Sergej Michalovich Ejzenstejn avrebbe voluto realizzare e che sono rimasti allo stadio meramente cartaceo spiccano numerosi trattamenti letterari: si va dall’Armata a cavallo (Babel) a Don Quixote, da Sutter’s Gold (tratto dal romanzo L’or di Blaise Cendrars) a un Giordano Bruno da filmare a colori, e poi Black Majesty (dal romanzo di George V. Vandercook, sulla rivolta di Haiti nel XVIII secolo e...
Rinaldo Censi
Di Malcolm Morley, deceduto qualche giorno fa a ottantasei anni, prima della carriera di artista, mi ha sempre colpito l'infanzia disagiata, quasi dickensiana. Frequenta una scuola navale. Ha una gran passione per i modellini. Durante la Seconda Guerra Mondiale rimane traumatizzato. Una notte, il suo palazzo viene bombardato. La corazzata H.M.S. Nelson che stava costruendo finisce polverizzata, come la parete di casa. Viaggia in nave. Viene arrestato per...
In occasione della mostra di Palazzo Fava dedicata a Edward Hopper, una rassegna che esplora le molte ricche suggestioni e influenze del grande artista americano sul cinema. Da Siodmak a Hitchcock a David Lynch passando per il ‘calco’ animato di Gustav Deutsch. È soprattutto questione di luce, di impalpabili atmosfere, di cromatismi accesi, di paesaggi americani che dal grande schermo riverberano o palesemente rimandano ai dipinti hopperiani.
Programmazione
1-8 giugno 2016
Mercoledì...
Pedro Costa è uno dei più acclamati cineasti indipendenti della scena mondiale. Il suo cinema indaga un aspetto occultato nella storia del Portogallo, legato in particolare alla popolazione emigrata da Capo Verde.
L’accuratezza del suo metodo di lavoro con gli attori-non attori è rinomata, così come la sua padronanza dei mezzi espressivi. Tra i primi a comprendere le potenzialità del “digitale”, egli è oggi il punto di riferimento per nuove...
di Rinaldo Censi
Il primo di gennaio del 1989 è una domenica. Ed è forse il giorno giusto per iniziare un diario. Derek Jarman si trova nella zona costiera del Kent, a Dungeness. Lì, nel 1986, ha acquistato una casa in legno, notata durante i sopralluoghi per The Last Of England. Prospect Cottage. Amore a prima vista. Gli basta poco più di una pagina, quella che apre Modern Nature. Diario...
di Rinaldo Censi
Nel 1983 Harun Farocki recita come attore in Klassenverhältnisse (Rapporti di classe), di Danièle Huillet e Jean-Marie Straub. Realizza un film a partire dalla sua lavorazione, Arbeiten zu, “Klassenverhältnisse” von Danièle Huillet und Jean-Marie Straub (1983). E' un film importante che mette a nudo un processo di lavoro, di creazione: le prove, le ripetizioni, le riprese, il film. A quel tempo, i rapporti fra i tre sono...
di Rinaldo Censi
«Penso sia stata la migliore proiezione che io abbia mai avuto. I proiettori 35mm erano eccezionali». John Price non l'ho mai incontrato. Mi è semplicemente capitato di vedere alcuni dei suoi film. Ho trovato il suo indirizzo email. Gli ho scritto e ne è nata una bella corrispondenza. Vive in Canada, è un filmmaker e realizza film dal 1986. Oltre a questo, offre la sua competenza in fatto...
di Rinaldo Censi
Si esce dalla mostra The Mute Veracity of Matter piuttosto elettrizzati. E' la seconda mostra personale di Rosa Barba, leggiamo sul foglio che l'accompagna. Lo spazio è quello della galleria Gió Marconi, a Milano, anche se l'artista siciliana residente a Berlino ha ormai esposto nei maggiori musei mondiali, raggiungendo una meritata fama. Ci siamo appena lasciati alle spalle il brusio dei proiettori, gli eccentrici, le pellicole, tutto un...
Rinaldo Censi
Uno degli aspetti più affascinanti della Land Art è oggettivamente legato alla sua incidenza cartografica. Tenendo sotto i nostri occhi una mappa degli Stati Uniti risulta facile constatare come molte delle “sculture” moderne realizzate da Michael Heizer, Robert Smithson, Nancy Holt e Walter De Maria siano circoscritte nella zona Sud-Ovest del territorio americano: la zona segnata dai grandi spazi aridi e desertici. Basterebbe ricordare il Nevada e il...
di Enrico Camporesi
Paolo Cherchi Usai, La storia del cinema in 1000 parole (Il Castoro, Milano, 2012)
La restriction est inventive au moins autant de fois que la surabondance des libertés peut l’être. Je n’irai pas jusqu’à dire avec Joseph de Maistre que tout ce qui gêne l’homme le fortifie. De Maistre ne songeait peut-être pas qu’il est des chaussures trop étroites. Mais, s’agissant des arts, il me répondrait assez bien, sans...
La filologia ha ormai da molto tempo fatto i conti con una questione piuttosto delicata, quanto inevitabile: esiste una situazione, o meglio, una condizione psicologica della copiatura. Dobbiamo in primis al magistero di Louis Havet e al suo Manuel de critique verbale appliquée aux textes latins (1911) le pagine più chiare e illuminanti al proposito. Senza farla lunga: chi copia un testo (ad esempio un manoscritto) incappa inevitabilmente in...
di Rinaldo Censi
Sei un seduttore Jean-Marie! sibila Giovanna Daddi, senza riuscire a celare una specie di sorriso ironico, quello di chi ha compreso perfettamente che gioco si sta giocando. Giace come una statua su una roccia ricoperta di muschio, coricata su un fianco. Ma certo, dice lui a bassa voce. È un po’ il mio mestiere.
Ci sono due attrici, Giovanna Daddi e Giovannella Giuliani; un cineasta che le sprona...
di Rinaldo Censi
Gregorio (Grigorios Kapsomenos, ma per tutti era Gregorio) prendeva il caffè, non prima di averlo fatto raffreddare per qualche ora. Teneva le tazzine sotto il bancone della libreria, che gestiva con Marta, la sua compagna di una vita (vedo ancora – è una scena che mi ha fatto spesso sorridere, a pensarci bene – Marta che gli intima di abbassare la radio... vedo la fermezza e, in...
The Atomic Cafe (1982) è un film di compilazione costruito su materiali d'archivio americani risalenti agli anni '40, '50, '60 (Newsreels, esperimenti militari sull'atollo di Bikini, programmi televisivi, pubblicità progresso ecc.). Per i registi - Jayne Loader, e i fratelli Kevin e Pierce Rafferty - cinque anni di lavoro duro alla ricerca di materiali dedicati all'atomica e alla causa nucleare (vantaggi e - ebbene sì - qualche leggero effetto...
di Rinaldo Censi
E, sebbene una popolazione illuminata e crescente abbia fatto irruzione nella solitudine, e con la sua attiva forza abbia apportato mutamenti che sembrano magici, pure la caratteristica più distintiva, forse la più pregnante, dello scenario americano è la sua natura selvaggia. (Thomas Cole, «Pittura e paesaggio in America»)
Nel 1955 André Bazin pubblica un testo che dimostra, se ancora ce ne fosse bisogno, il...
di Rinaldo Censi
Dettagli
Ecco qui esposto un dispositivo e insieme un piano d’azione.
Il lavoro dei Gianikian sembra qui incrociare le indicazioni teoriche contenute in un libro la cui importanza è ormai notoria. Mi riferisco a Le Détail. Pour une histoire rapprochée de la peinture scritto da Daniel Arasse nel 1992. Faccio mie dunque alcune osservazioni sul concetto di doppia dislocazione del dettaglio, inteso come “particolare” e come “dettaglio”.
Per Arasse esiste...
di Rinaldo Censi
Theresienstadt è il nome di una località turistica, termale: una stazione climatica nella Boemia. Ma non è per questo motivo che un folto gruppo di ebrei lì sono stati deportati. Theresienstadt, dagli anni ’40, è stata trasformata in un ghetto.
Cominceremo da Theresienstadt e da Jacques Austerlitz. Austerlitz è un romanzo scritto da W.G. Sebald nel 2001. Jacques Austerlitz è un professore di architettura: studia le strutture concetrazionarie,...
di Rinaldo Censi
Venezia
In Somewhere, Stephen Dorff posa per la promozione di un film. Sono scatti pubblicitari, per un prossimamente su questi schermi, una coming attraction. Di queste espressioni automatiche, pavloviane, resterà solo il momento apicale: il sorriso, dritto negli occhi della macchina fotografica, espunto da tutto il resto (i tempi morti, le facce lunghe o perse nel vuoto). Al cinema, in pubblicità, funziona così: ci sono gesti automatici che...
di Rinaldo Censi
Locarno
Verena Paravel cercava di girare un piccolo film percorrendo la metropolitana di New York. Raggiunge un quartiere che la maggior parte della gente le sconsiglia di frequentare, Willets Point. Potrebbe anche rimetterci la pelle. Decide di affrontare il rischio. Di certo ha la pelle dura. Qualche minaccia l’ha anche subita. Eppure, è proprio lì che ha girato il suo bel film (lo diciamo agli amanti degli steccati...
di Rinaldo Censi
Non è forse un caso che certi regni filmati da cineasti di origine ebraica siano immaginari. I principati o i piccoli ducati dei film di Eric von Stroheim, per esempio, come quello di Montebianco in The Merry Widow (1925), film tratto da Die lustige Witwe, operetta che fa il suo debutto a Vienna nel 1905, su cui anche Lubitsch applicherà il suo mestiere (1934), mantenendo il territorio...
di Rinaldo Censi
Enrico Achilli è morto qualche giorno fa. Di un male incurabile. Avrebbe tra poco compiuto 65 anni. È possibile che questo nome a molti lettori non dica nulla. «L’Achilli» come lo chiamavano Danièle Huillet e Jean-Marie Straub era un operaio. Aggiustava macchinari per le officine. E c’era da sospettarlo, vedendo le sue mani gigantesche. Il lavoro di certe persone lo intuisci dalle mani.Maurizio Buquicchio mi ricorda...
di Rinaldo Censi
“La biologia dell’ombra non è stata ancora studiata”: Karagoez (Yervant Gianikian, Angela Ricci Lucchi)
Il salone è perfettamente ammobiliato. Moquette, carta da parati in tinta: quadri e cornici dorate. Qualche vaso, porcellane finissime e addobbi floreali. Al centro del salone, sopra a un tavolo di legno pregiato, non emerge solo un lampadario composto di ferro e cristallo; svetta piuttosto uno strumento meccanico, simile a una macchina da cucire...
di Rinaldo Censi
I primi film di Werner Schroeter sono esperimenti amatoriali girati in Super8 e Maria Callas come soggetto. Tutto un memorabilia di feticci operistici e lirici si fissa sull’emulsione: un libretto invertibile fatto di foto, danze; un universo di affetti, corpi, battaglie tra libretti e note (Verdi, Strauss... numerosissime saranno le opere che nel corso della sua vita Schroeter allestirà). È un teatro delle passioni. Poi arriva una...
di Rinaldo Censi
Rue Vieille du Temple, un sabato soleggiato di febbraio, a Parigi. Tagli per una traversa e giungi in rue Sainte Anastase, dove ha sede la galleria d’arte Martine Aboucaya. Percorri un lungo corridoio bianco e ti ritrovi in una sala dove sono esposte minuscole fotografie, miniature d’emulsione. Sono le foto che espone Suzanne Doppelt. Fanno parte della serie che ha intitolato Un homme est tombé de la...
http://www.youtube.com/watch?v=KGkBx4-af0U
di Rinaldo Censi
Straordinari, mi dice Carlos Casas. Parliamo dei film di James Benning che entrambi adoriamo. Dovresti vedere quelli di Peter Hutton, gli suggerisco io. Si annota il nome. Sono sicuro che Carlos impazzirebbe per At Sea o per Skagafjordur, girato in Islanda. Peter Hutton è un vecchio marinaio girovago che ha studiato il paesaggio americano tenendo sottobraccio i testi di Thomas Cole, ha filmato il fiume Hudson, l’oriente...
di Rinaldo Censi
Arrêtons un moment. La pompe de ces lieux,
Je le vois bien, Arsace, est nouvelle à tes yeux.
Souvent ce cabinet superbe et solitaire,
Des secrets de Titus est le dépositaire.
C’est ici quelquefois qu’il se cache à sa cour,
Lorsqu’il vient à la reine expliquer son amour.
De son appartement cette porte est prochaine.
(Racine, «Bérénice»)
E se Titus rinuncia al matrimonio con Bérénice? E se Roma vieta l’unione tra l’imperatore e...
di Rinaldo Censi
Le prime sequenze del film scorrono lasciando emergere una strana sensazione, come se qualcosa sfuggisse, si muovesse autonomamente, fuori dai binari canonici di una diligente trama narrativa. I punti enigmatici e opachi vengono subito al pettine: chi è Madame X? E cosa la unisce a questo orso in cattività, fuggito di soppiatto da uno zoo? La struttura ipnagogica delle prime sequenze poi non aiuta. Dove siamo? In...
di Rinaldo Censi
Un po' di storia, per cominciare. Jay Leyda, autore di una cruciale Storia del cinema russo e sovietico, riporta questo ricordo del cineasta inglese Thorold Dickinson, presente il 15 novembre del 1931 alla proiezione londinese di Entuziazm (Simfonija Donbassa) di Dziga Vertov, suo primo film sonoro: «Quando Vertov si recò alla presentazione del suo primo film sonoro, Entusiasmo, alla Film Society di Londra il 15 novembre 1931,...
di Rinaldo Censi
Renverser les expériences et exposer une plaque ou un papier chloruré, ioduré et dans une solution d'un sel d'argent pour obtenir l'effet in statu nascendi.
(August Strindberg, Extrait de notes scientifiques et philosophiques, 1896)
Non ho mai visto un'ape morire. Ho dovuto aspettare la seconda parte di Morte all'orecchio di Van Gogh (1968) per accorgermi dello strazio concentrato in un battito d'ali. Come se un grido impossibile trovasse la...