di Riccardo Ielmini
Comodi sotto l'ombrellone godetevi questo generoso, e "fumoso", racconto inedito di Riccardo Ielmini. Regalo per chi in vacanza ci è andato e per chi (come me) no. Ma soprattutto: «Smettetela di dire “cazzo”!».
di Riccardo Ielmini
Filava tutto liscio, alla fine dell’estate 1989: il Muro al suo posto, la Democrazia Cristiana primo partito, io spencolato sul mio futuro, in cerca del disperato amore eterno. Tutto liscio, quando mio padre mi disse che il giorno dopo lo avrei accompagnato a trovare «il senatore».
«Giovanni, fai una bella doccia» intimò. Eppure sapeva che i suoi quattro figli erano sempre puliti, perché mia madre, con la sua...
di Riccardo Ielmini
Il sant’uomo, ci dissero, era ospite dei benedettini, all’Eremo, sul pendio meridionale del Monte Nudo. L’avevano ospitato anche se nessuno dei pezzi grossi della Chiesa si era pronunciato, nemmeno in via provvisoria, sulle sue visioni, o sulle guarigioni, o quello che era. Il sant’uomo, ci dissero, era lassù, bazzicava nei boschi di qui e di là dal versante svizzero; questo ci dissero, se volevamo vederlo, o toccarlo,...
di Riccardo Ielmini
In memoria di Simone Cattaneo
Quando il mio amico Walter Primi tornò a casa, nella tarda primavera di quell’anno, non era più lo stopper che faceva coppia di centrali con me nei tornei estivi, quando ci chiamavano gli spietati. E nemmeno il chierichetto senza fronzoli, con la cotta troppo corta che gli scopre le caviglie, il chierichetto di cui si fida ciecamente don Toni. Il giorno che tornò,...