di Gianni Biondillo
La verità è che io non ci sono mai entrato. Mi ricordo quando, da bambino, mio padre mi portava allo stadio e si passava davanti all'ippodromo ed era tutto un racconto di cavalli, scommesse, gran dame, nobiltà. Una specie di mondo incantato, una favola, una realtà parallea a quella che frequentavo io, piccolo sottoproletario milanese. Come poteva mio padre conoscere quel mondo magico e misterioso, sapere...