Una di quelle cose che si dicono
di Alessandro Cozzutto
Acustimantico, Lotta di classe d'amore -> play
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Da Bret Easton Ellis, American Psycho, trad. Giuseppe Culicchia, Torino, Einaudi, 2014
Qualcuno ha già tirato fuori un cellulare Minolta e ha chiamato un taxi, e poi, mentre in realtà sono distratto perché un sosia di Marcus Halberstam sta pagando il conto, qualcuno domanda, semplicemente, senza riferirsi a niente in particolare: - Perché? - e anche se sono molto orgoglioso...
di Daniele Ventre
credimi certo è facile segnare il passo quando ti ricordi che
qualcuno ha sempre qualcosa da dire da scrivere da ben fantasticare
da commentare o demenziare -o da mal masticare malmostoso
per suo carattere ingiurioso -orlando curioso
i trini e i merletti del senso che per verba non dispenso
-e inhumanar significar per verba non mi verria
perciò càntatela da solo la tua epica moritura e (ri)nascitura
-rivoluzione prossima ventura
restaurazione minima futura
(domineddio dominemarx)
denuncia rinuncia...
di Gianni Biondillo
Ci sto pensando da alcuni giorni - dopo aver seguito la discussione a questo post - non ho il modo di articolare come vorrei, ma ora che trovo il tempo scrivo quanto meno questi appunti di getto.
C'è come una evidenza basica: le fotografie di guerra, la guerra, la mostrano. Il '900 esiste nella nostra coscienza come un macigno perché esiste un numero sterminato di fonti visive -filmati,...
di Christian Raimo
Come forse si poteva anche prevedere, il disastro elettorale di aprile (al confronto del quale lo sbandamento della "gioiosa macchina da guerra" appare oggi come un incidente di percorso) si è portato dietro anche un’implosione linguistica. Due aggregati pseudopolitici partoriti in fretta come il Pd e la Sinistra Arcobaleno si sono sbriciolati soprattutto contro se stessi, invalidando di fatto la possibilità di utilizzare anche in futuro il...