di Renzo Stefanel
Tornando a Gli uomini celesti, che è meglio, è interessante che nella prima strofa la voce di Battisti sia effettata, quasi “inscatolata”, con un sottofondo molto discreto, pieno di pause e note lunghe, lasciate andare, a sottolineare la “speranza spezzata” del protagonista.
Interessante pure che nella seconda strofa, dove si “incriminano” le false soluzioni, il clima sia più movimentato, con una chitarra acustica usata in funzione...