di Helena Janeczek
Dopo due anni d’attesa credevo che era fatta. Il decreto prefettizio firmato in data 12 aprile e notificato il 23 maggio dal mio comune di residenza, comunicava che mi è stata “conferita la cittadinanza italiana”. Ero così euforica che mi sono illusa di poter votare subito. “Deve aspettare il giuramento” m’hanno detto all’ufficio elettorale. Sono tornata a casa con la coda tra le gambe.
Ho intuito che non...
di Lorenzo Declich
E' venerdì 24 ottobre, ho fatto una ricerchina su “Non perdiamo la testa” partendo dalla copertina, su cui si trova scritto "Controcorrente.it".
Trattasi di un editore che promuove in questi giorni "Eurasia, Vladimir Putin e la Grande Politica" di Alain de Benoist e Aleksandr Dugin.
L'ultimo evento promosso da Controcorrente.it è il “XXII Convegno Tradizionalista della Fedelissima Città di Gaeta”.
Com'è di moda presso una certa qual destra, questo editore...
(o del #metodoBalotelli)
di Helena Janeczek
Dopo le amenità profuse su Mario Balotelli per la sua insolente reazione su Instagram all'ennesimo commento razzista, oggi "Libero" ha dato il via a una nuova campagna di squadrismo 2.0 contro il rapper romano Amir Issaa (nel senso di: nato e cresciuto a Roma, se - porca puttana- dovesse essere necessario precisare.) Amir sarebbe reo di "incitamento all'odio e alla violenza" per il video qui...
Questa è una critica sociale. Immagini della storia commentate da Wilhelm Reich. La canzone è et moi et moi et moi, di Jacques Dutronc, con testo tradotto da me e cantato da Rosario Tedesco. effeffe
La traduzione della canzone di Jacques Dutronc la potete trovare qui.
seguono i testi (e anche i disegni) tratti da Ascolta piccolo uomo, di Wilhelm Reich e che lo scorrimento in Video può rendere difficile:
Listen,...
di Carole Boinet
L'informazione, che commuoverà molti, è passata inosservata. Il 22 gennaio 2009 è morto di cancro, a 87 anni, Mehmet Aygun. Chi? Nientemeno che il creatore del veneratissimo Doner Kebab. Questa è l'occasione per rendere omaggio a un'invenzione che è sciamata su tutto il pianeta.
Nel 1971, un turco immigrato in Germania dà una mano nel ristorante di suo zio, a Berlino. Gli viene allora l'illuminazione che cambierà le abitudini alimentari dei...
"Funziona così: arrivano i birri, arrivano le ruspe. Non ci sono ulivi da sradicare e le donne non urlano in arabo, ma in sostanza la scena l’avete già vista ripetersi altrove. Le ruspe schiacciano le baracche con dentro quaderni e libri di scuola, vestiti, biberon, bambole, biro, pettini, pantofoline. Gli occupanti finiscono in mezzo alla strada. Letteralmente. Gente che ha figli piccoli e un lavoro, la cui unica colpa...
di Claudia Cominelli
Fenomeni come i flussi migranti trasnazionali contribuiscono ampiamente al dibattito intorno a questioni come la cittadinanza, la legalità, la sicurezza, la giustizia, l’integrazione sociale ed economica, la tutela della vita familiare. Si tratta di temi che riguardano in primo luogo gli immigrati, ma che, di fatto, interpellano tutta la comunità civile in ordine a questioni inerenti l’intreccio tra particolarismo e universalismo dei diritti. Appare particolarmente evidente, quindi,...
di Nicola Montagna
(Questo articolo e il successivo che verrà pubblicato settimana prossima rientrano in un sottoinsieme del più ampio Dossier “Razzismi quotidiani”. Il sottoinsieme che chiamerò “Migrazioni possibili” raccoglie esperienze e ricerche in corso sul tema delle migrazioni. Vi troverete descritti i processi in atto sia dal lato dei partenti sia dal lato degli accoglienti inserendo il processo migratorio in un'analisi dei fenomeni sociali di contesto.
In particolare sarà...
di Giorgio Fontana
Per Laura e Luca e gli altri
"Quando l’odio degli uomini non comporta alcun rischio, la loro stupidità si convince presto, i motivi arrivano da soli." Louis-Ferdinand Céline, Viaggio al termine della notte
Il paesaggio è quello che conosci da una vita. Campi brumosi, file d’alberi secchi, palazzi color ribes, un paio di gru, e la tangenziale ovest come un fiume in piena. Il campo le sorge quasi a...
La discesa di Cristina Giudici nell’Islam italiano
sesta puntata de "Il giornalismo italiano e l'Islam"
un'inchiesta di Roberto Santoro
Tutto è nel punto di vista.
Tutto il visibile è nel punto di vista.
Gilles Deleuze
Negli anni ottanta, Cristina Giudici lavorava per Radio Popolare. Ha vissuto e raccontato il dramma della guerra civile in Nicaragua e continuato a scrivere di attualità e politica estera per “il Giorno”, “Avvenire”, “Anna”. Dal 2002, pubblica lunghi reportage sulla...