di Caterina Iofrida
L’uomo era seduto nel bistrot da un paio d’ore, ormai si era fatto buio. Sul tavolino rotondo c’erano qualche briciola e le macchie circolari lasciate da ogni boccale di birra che si rispetti.
di Ernesto Aloia Il temporale le era corso incontro. Paola aveva fatto in tempo a distinguere alla luce dei fari la polvere sollevata dalle prime gocce sull’asfalto, poi un velo d’acqua corrente aveva preso a scrosciare sul parabrezza.
di Domitilla Di Thiene
-Chi sei?- mi chiedi brusco quando provo a girarti sul fianco.
-Stai attento, se ti muovi così si spostano i drenaggi- ti dico e mi dai uno sguardo fisso allora, di quelli che davi anche un tempo, la nebbia dello sguardo dissipata per un momento. Ti riappoggi docile sul cuscino, gli occhi socchiusi.
La camera è inondata dalla luce che viene dal giardino, apro le porte finestre per...
Timing
di
Federica Onorato
La conosci via Carnelutti?
La strada iniziava dove finiva la città. Pedalavo senza fretta su un rettilineo facile, lattine arrugginite e buste di plastica ai lati. Davanti a me scheletri di gru sospesi nel vuoto. Era la prima volta che finivo da quelle parti.
Il messaggio diceva: Domani puoi tenere il bimbo? Ci hanno anticipato lo spettacolo e dobbiamo finire le prove. E’ urgente, puoi venire da noi?
Se...