di Vittorio Giacopini Ecco, a me colpiva questo doppio movimento. Voler denunciare menzogne, convenzioni, ipocrisia, e sapere di essere imbevuto di questa roba, di essere cattolico, e irlandese (o romano, per quanto mi riguarda) fino al collo.
di Paola Nasti
Siamo tutti pronti – con le braccia tese, le mani in fondo alle braccia, pronte per toccare, forse per afferrare. Dagli altoparlanti presto comincerà a diffondersi l’avviso di mettersi in cammino. Bisognerà, in ordine e senza urtarsi, raggiungere la linea che demarca la frontiera. E’ un limite sorvegliato e fortificato - ogni pochi metri una torretta di guardia, un paio di soldati con i mitra carichi e...
"L’ultima prefazione"
di Eric Lundgren
Il database dell’editore deve essere vecchio di decenni, perché mi hanno chiamato in ufficio.
«Abbiamo un manoscritto», hanno detto.
«Naturalmente», ho risposto. «Ne avrete sì, ne avete sempre».
«Ci serve una prefazione. Possiamo farle avere un manoscritto con le macchie di caffè originali».
M’interessava, purtroppo.
«La mia prefazione sarà fuorviante», ho avvisato.
«Lo sappiamo», ha risposto l’editore. «Sappiamo tutto di lei».
«Il manoscritto è arrivato in buona forma», ho scritto alcuni giorni più...
di Andrea Inglese
Differenza di temperatura
Baderweck era totalmente insoddisfatto. Tutto gli sembrava troppo poco. Nella sua vita le cose migliori erano state dimenticate, rimaneva un automatismo nero, l'incapacità di pensare associata a una straordinaria prontezza nell'azione. Maderaq aveva un siero, una pozione, qualcosa da far bere, della sostanza per ringiovanire o assemblare i muscoli in zone precise del corpo. Si dava arie, era sposato, entrava in casa sua anche dal...