di Francesca Fiorletta
Fazi Editore pubblica Le poesie più belle di Valentino Zeichen, a un anno dalla sua scomparsa.
Di seguito, alcuni estratti.
*
Come dirti ancora amore mio,
mia, mio, adesso
che gli aggettivi possessivi
sono istruiti di dubbi, svogliati
e disaffezionati alla proprietà
abbandonano la guardia e disertano
lasciando sguarniti i beni privati,
concedendosi solo al plurale.
*
Ero a caccia di belle vedute;
e ho visto alcuni milioni d’anni
sommarsi in un istante,
nel vento che modella ad arte
nella vertigine,
la parete rocciosa,
a...