di Marilina Ciaco
Quando a fine febbraio ho deciso di salire sull’aereo che mi avrebbe portato da Malpensa a Charles De Gaulle non avrei mai immaginato, neppure assecondando i miei più foschi deliri distopici, la portata dell’emergenza sanitaria che di lì a poco ci avrebbe coinvolti.
Certo, che si stesse profilando qualcosa di poco chiaro lo si poteva facilmente intuire dalla Milano semideserta e prontamente munita del kit mascherina/amuchina che...