intervista di Marino Magliani a Andrea Zandomeneghi
MM Una cosa che di solito dicono agli esordienti - non un rimprovero - è che in quel libro sta provando a metterci tutto quanto. È la sensazione che si ha leggendo Il giorno della nutria, di Andrea Zandomeneghi. Un torrente di montagna che sbatte e si calma, arriva al piano e trova anse, contiene altre cose oltre all'acqua, e uno lo guarda...
di Mauro Baldrati
Nel fiume Lepre c'è la "buca di Filippi", un punto dove l'acqua è profonda e si può nuotare. Qui siamo sempre una ventina di bambini e di ragazzi già sviluppati tutto il giorno a fare bagni, lotte, immersioni, tuffi, a pescare “a manaccia”. Ci sono due posizioni per i tuffi, un grosso sasso che sporge dall'acqua per mezzo metro e un punto della sponda alto un metro...
(questo testo è tratto da "Il Molino a vento e altre prose", bella antologia di racconti di Gabriel Miró (1879-1930), Benito Pérez Galdós e Vicente Blasco Ibáñez, tradotti da Marino Magliani e Riccardo Ferrazzi, e curata da quest'ultimo, per Galaad Edizioni, 2015; nel mix di "desuetudine" e estrema potenza, a me ricorda da vicino il nostro Vincenzo Pardini; GS)
di Gabriel Miró
Un’aquila seguiva sempre il gregge. Il suo verso risuonava in...
di Mauro Baldrati
(pubblichiamo l'incipit del romanzo di Mauro Baldrati "Il mio nome è Jimi Hendrix", Edizioni Arianna)
In principio era palude.
Banchi di sabbie mobili e canali di acqua salmastra formavano un enorme acquitrino malarico che tutti evitavano come una pestilenza. Era il "Luogo di morte della carne e dello spirto" di cui vagheggiava Amedeo Loriani, il satrapo della Romagna dotta ottocentesca, nel tremolante (e purtroppo studiato a memoria nelle scuole)...
di Roberta Salardi
L’italiano è una lingua che non si parla nella sua famiglia a Oslo. Esprimersi in una lingua che non è quella quotidiana ma appartiene all’infanzia, un’infanzia per di più sgrammaticata e indisciplinata, un pezzo di vita lontanissima e perdutissima, rende l’operazione del suo scrivere fin dalle premesse un po’ surreale, fuori dall’ordinario. Vuole dirci qualcosa a proposito di questa lingua tutta particolare?
Che posso dirvi della mia lingua,...
Peccato non essere lì per dirvi la mia su cosa significa scrivere da una valle senza vie d'uscite se non quella della fuga. Abito in un posto da cui si vedono i ponti dell'autostrada, specie di cancello davanti al mare. Chi passa là sopra, guardando in lontananza le fiancate e gli affasciati e le pigne di case con le montagne a chiudere credo si faccia delle domande su chi vive...