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La tigre

di Filippo Polenchi La tigre #1 Pensiamo che chiudendo i vetri e gli scuri il caldo resterà fuori. Usiamo incantesimi di buio per ripararci dall’incendio del sole. I muri devono conservare refrigerio, così ha detto il padrone. E noi rispettiamo il comando. Lavoriamo in questa conca di oscurità, scavati nella tenebra, con la luce accesa come nelle sere invernali. Chissà se oltre la fragile membrana di tenebra ricreata il sole sta...

Stanze

di Filippo Polenchi Stanza n.1 La stanza ha una moquette a rombi neri e verdi su fondo marrone chiaro. Anche la carta da parati è a forma di rombi. Il perimetro di questa camera è di circa dieci passi per cinque. C’è una scrivania e sopra c’è una tv. La tv è accesa, trasmette interferenze, scariche, effetto-neve. Il letto è adiacente al muro, un letto singolo, sulla coperta è ricamato un...

Come un polittico che si apre

Esce domani in libreria per l'editore Marcos y Marcos il nuovo lavoro di Franco Buffoni,  Come un polittico che si apre, libro intervista con Marco Corsi per i settant'anni dell'autore. Ne diamo qui volentieri un'anticipazione. Buona lettura a tutti.  di Franco Buffoni ULTIMI IRRIDUCIBILI IMPEGNI: SUL VIVERE IN SOCIETÀ  Siamo tornati al clima di partenza, perché queste conversazioni si sono protratte nell’arco di un anno. Oggi il tempo è benigno, promette una discreta primavera,...

Cangura [2 prose inedite]

di Alessandra Carnaroli 5 dice che non sa dov'è mio padre, dice che forse gira con la macchina sempre nei soliti posti quelli che conosce a memoria tutti gli stop, dove si può superare, dove bisogna stare attenti perché ci mettono gli autovelox proprio quando torni a casa dal lavoro. dice che porta ancora il cappellino con la scritta di versace e gli occhiali neri, se c'è il sole abbassa la...

Arrivederci casa, addio.

di Filippo De Matteis Il fumo dei crolli iniziò a salirci negli occhi mentre prendevamo l’ultima curva, che avrebbe sepolto per sempre negli specchietti il profilo delle case e decapitato i grandi pini dentro una nuvola. Mi chiedesti di guidare più veloce, per non svenire. Partivamo troppo presto, in quella vita. Sempre quando c’era ancora luce, così che le cose non si nascondessero attorno a noi. Volevamo che rimanessero e che...

Vasio di mezzanotte

di Francesca Fiorletta Recentemente pubblicato da nottetempo edizioni, "Tuono di mezzanotte" è una brillante raccolta di racconti di Carla Vasio, in cui grandeggia tutta la sua affilata prosa onirica. Di seguito, uno dei quattordici spaccati di vita (e magia) che compongono il libro.   Beatrice detta Bea Incompresa, esasperata, drammatica, la Bea sbatte la porta, accende il lampadario appeso al soffitto, scaraventa la cartella sul letto e si getta bocconi sul tappeto. Attraverso la finestra spalancata...

#ritratti – quattro prose brevi

di Angelo Tolomeo ** In piazza Duomo, davanti alla casa Cazuffi-Rella, c’è un uomo che urla ci vuole più cultura, più cultura! e possiede lo sguardo allucinato di chi ha ragione da svariati millenni ma è rimasto inascoltato. Alcuni turisti prendono dei bastoncini e provano a smuoverlo ma lui rimane irosamente piantato sull’acciottolato. L’autobus dei cinesi che sopraggiunge da via Belenzani deve circumnavigarlo per poter procedere su via Mazzini. Una lunga schiera...

L’allegria di Mario Benedetti

di Francesca Fiorletta   L'ottima casa editrice Nottetempo sta pubblicando da qualche tempo le opere di Mario Benedetti, narratore, poeta e saggista uruguaiano di origine italiana, scomparso nel 2009, che resta uno degli autori più amati della letteratura latinoamericana. Dopo La tregua (2006) e Chi di noi (2016) ecco Il diritto all'allegria, con la traduzione di Stefania Marinoni. Si tratta di una raccolta composita di prose, contraddistinte dalla solita ironia di...

Le cinque giornate di Arthur Rimbaud

di Angelo Tolomeo 19 ottobre 2015 Stamattina presto mi ha citofonato Rimbaud e mi ha detto che bisogna assolutamente essere moderni. Io non ho nemmeno aperto la porta perché so dove vuole andare a parare e soldi non gliene do. 26 novembre 2015 Stamattina presto mi ha citofonato Rimbaud e mi ha detto che finalmente ha trovato un lavoro: vende armi automatiche porta a porta. Io mi sono congratulato e lui mi ha chiesto...

Prose da “Le birre sonnambule”

di Marco Papa I Il 16 febbraio 1964, giorno del mio nono compleanno, vengono a guardarmi dentro il letto, come se fossi il cinema. Seguono ingordi il ballo delle pieghe delle lenzuola, l'affiorare il gonfiarsi e lo sparire di onde bianche e brune, di cavalloni. Dal soffitto pendono i miei nemici, come salumi messi a stagionare. Gli ospiti ci sbattono la testa e bestemmiano un po'; mi scuso per le sgarberie di...
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