di
Gigi Spina
Ho appena finito di leggere “Prima del disincanto” di Attilio Wanderlingh (Intra Moenia, Napoli 2012), “diario di una generazione in qualche racconto 1968-1980”, e ho subito cercato di individuare il posto dove collocarmi e, di lì, parlarne. L’ho trovato dopo l’ultimo rigo di pagina 84, alla fine del capitolo intitolato “Carlos”, in quello spazio bianco che prepara il capitolo successivo, “Praga”. Lì ho potuto ricordare...