a cura di Elisa Baglioni Conduce la visita una signora in là con gli anni che indossa pantaloni chiari e una camicetta turchese. Parla con un filo di voce, come in chiesa. Nella camera da letto, a occhi bassi, dopo una pausa ci informa che “sono state scritte molte stupidaggini” sul rapporto tra Blok e sua moglie Ljubov’ Mendeleeva
di Elisa Baglioni Il linguaggio muta, diventa più inafferrabile e secco; si risvegliano note imperiose di incontenibilità, forze che attraggono e respingono, rimuovono verso una sorta di vuoto.
di Elisa Baglioni Aleksandr Skidan è un intellettuale di spicco della Russia contemporanea. Nato a Leningrado nel 1965 si è affacciato al mondo letterario negli anni spasmodici del crollo dell’URSS e dell’avvio alla fase neoliberista
di Michail Ajzenberg
traduzione e nota* di Elisa Baglioni
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Per irrompere con un folle discorso diretto.
Per liberarsi d’un fiato.
Non filtrare parole.
Non fasciare d’ovatta.
E non ardere come il fuoco fatuo della pratica intellettuale.
No, non sono di grande valore culturale.
Non sono un uomo di cultura.
Sono un uomo di nostalgia.
Oh, nostalgia.
Mia unica arma.
Eterna vibrazione,
che fa crepa, da lungo attesa,
sul mattone dell’esistenza
*
A chi parlo?
– Chi siete voi, scuri, asciutti, come composti
di immortale materia sumera?
Non siete...
A cura di Elisa Baglioni
Ora in forma di saggio, ora in versi, è tutto un frantumare zolle di terra per riportare semi a un suolo censurato. Particelle di pensieri o di discorsi in Unione Sovietica, durante gli anni Settanta, si sono impigliate nelle pagine di Ajzenberg e qui, più che in ogni altro poeta non ufficiale, hanno ricreato il carosello della Stagnazione: vecchio, arrugginito, che neanche i bambini trovavano...