a cura di Stefano Modeo
(L'articolo è apparso su "Atelier" n.97)
Non ti basta, lo so. Vorresti altro.
Non ti basta, fiume, il mio ascolto,
né ora per te è il momento di ascoltare,
tu non puoi ascoltare perché corri infuocato
spinto dalla violenza delle gole.
C’è furia, ora, c’è
disperazione: distruggi, travolgi,
scavi dentro di te la tua memoria
di melma e detriti, antichissime
deposizioni di roccia, cadaveri.
E non ti basta il mio ascolto.
Ma io rimango qui, finché posso.
Senza...