di Alida Airaghi
Nelle quattro sezioni di cui si compone il libro, oggetto di esplorazione è di nuovo l’amore, ma qui con una chiara consapevolezza della sua temibilità: “Ancora ritorna lo sparviero / il nibbio a piantare l’urlo nella schiena / a percorrere il dolore come un dito...
di Giuseppe Nava Non si vede il volto del pescatore, indossa una tuta azzurra con cappuccio. Sul ponte della barca apre il ventre di un grosso pesce, strappa filamenti e cartilagini, con le mani estrae la vescica natatoria.
di Andrea Inglese Mi rimangono poche cose da dire / ovvero gli argomenti ultimi: / i reticoli dei condizionamenti / le visuali implicite / le strutture che stringono...
di Gabriele Belletti
.
tok tok tok
tok tok tok
Batte contro il vetro
il ritmo di qualcosa,
forse è solo un sogno
che vaga nella stanza.
tok tok tok
tok tok
Batte e ancora batte,
– non è simulata la premura –
si ripete
per forza e dedizione.
Provare a dire
– se non si può dire –
sempre è...
Una presentazione e un'intervista ad Antonio Bux , direttore di una nuova collana di poesia: "Le mancuspie" per le Edizioni Graphe.it. Volumi di: Luciana Frezza, Giorgio Manganelli, Gino Scartaghiande, Cristina Annino.
di Luigi Socci Scrivo di me che scrivo una poesia / in cui ci sono io / che scrivo una poesia /in cui ci sono io / che scrivo una poesia / in cui ci sono io che scrivo ...
di Guido Caserza Claudio Toso andava al lavoro / andava al lavoro Franco Viberti / ci andava Gemma Corradi / e ci andava sua figlia Carla / pure Marco Guerriero andava al lavoro...
Colfiorito (qualcosa di bianco)
Sera a Colfiorito
nel garrire di rondini
in un’amnesia di cielo
e penombra
sull’ascia dei temporali
portammo radici di voci
e alveari.
di Andrea Inglese Anche per Giuliano Mesa il dialogo con l’opera di Beckett non è episodico, ma coinvolge procedimenti e risorse fondamentali del progetto poetico. Fin dalla raccolta I loro scritti, uscita nel 1992, Mesa pare elaborare in un suo modo personalissimo una costante della figurazione beckettiana: il corpo smembrato e derelitto.
di Andrea Inglese Diversi sono i poeti italiani, in cui è possibile rintracciare un’influenza puntuale o un’affinità più generale rispetto all’opera di Samuel Beckett. Ma per nessuno di questi autori si può parlare, come avviene nel caso di Gabriele Frasca e di Giuliano Mesa, di un rapporto frontale e consapevole con l’intera esperienza letteraria beckettiana.
Cercare forme. L’opera e l’eredità di Giuliano Mesa
Convegno internazionale – Alma Mater Studiorum, 15-16 giugno 2023
Programma | Aula V - Via Zamboni 38
15 giugno 2023 – ore 9
Saluti istituzionali
Prof.ssa Loredana Chines | Vicedirettrice – Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica
Prof. Alessandro Baldacci | Università di Varsavia
Tiziana de Novellis | Pozzuoli | Ritratto di un poeta letto da Luigi Severi
Sergio Rotino | Bologna
15 giugno 2023 – ore 9.30
Presiede Stefano Colangelo
Prima...
di Alberto Comparini nel foglietto illustrativo le istruzioni per l’uso / scandiscono in liturgie e formule chimiche / il confine biologico tra la vita e la morte...
di Luciano Mazziotta Sarebbe molto più facile definire questo libro per negazione, dire quello che non è, anche a dispetto di ciò che appare. Chiunque lo sfogli, prima di leggerlo, potrebbe avere l’impressione che si tratti di una traduzione di ventisette Sonetti a Orfeo, situati sulla pagina sinistra, accompagnati, sulla pagina destra, da una sorta di commento.
di Marco Mantello Quando la casa era quasi vuota / e la cagna era quasi morta / e era rimasta soltanto la lavatrice / perché gli scatoloni erano tutti via...
di Simone Zoppellaro Benedici tutti i miei peccati, o Signore, / liberami dal bene, sradica / ogni pietà o speranza dal mio cuore: fammi / perfetto per il mondo che tu hai creato...
di Andrea Bajani
Ecco un altro figlio della luna, dice
il dottore entrando in sala parto.
Fino a ieri il reparto era semivuoto,
in sei ore si sono rotte sette acque,
sette donne sono già in travaglio.
di Fabrizio Maria Spinelli Oggi sono andato a rivedere i famosi coniugi /
Arnolfini di Jan Van Eyck, 82 X 59,5 cm, olio / su tela, alla London Gallery anche se a Londra...
La ricerca poetica di Lorenzo Mizzau in questi anni si è concentrata su due aspetti. Il primo è quello della tensione narrativa. I suoi testi, infatti, descrivono situazioni, in cui agiscono dei personaggi e si riconoscono scenari, ambienti, luoghi.
di Marilina Ciaco Presentiamo alcuni testi da "Ghost Track", il decimo libro della collana “Manufatti poetici” diretta da Paolo Giovanetti, Michele Zaffarano e Antonio Syxty (Biblion-Zacinto 2022).