di Andrea Inglese Il mio proposito è quello di avvicinare l’opera di Zanzotto a quella di Francis Ponge, utilizzando quest’ultima come un reagente che sia in grado far risaltare e porre in dialogo aspetti delle poetiche di entrambi gli autori.
di Francesca Matteoni
Nella mia casa conservo una valigetta di cartone dove anni fa ho chiuso un incantesimo. Ne ricordo la fonte: era un lutto per il quale ho rinnovato una delle mie molte e bizzarre promesse infantili.
di Teresa Tommasini
Con un verso di Hart Crane «la memoria, affidata alla pagina, è stata rotta» si apre l’arcipelago di poesie che compongono Isola aperta Isola aperta (Interno Poesia, 2020, pref. Tommaso Di Dio, Premio Gozzano e Premio Internazionale di Letteratura Città di Como Opera Prima).
di Luca Baldoni
Esistono creature che solo d'aria e luce
riescono a nutrirsi, come questa Tillandsia
per ultima arrivata tra le altre sul balcone,
pianta senza radici o aerea o epifita,
proveniente dai fianchi rocciosi delle Ande
o sospesa in inganni di foreste pluviali;
di Gianluca D'Andrea
da Primavera
CLIMAX
Climax, umore del corpo, periodo climatico. Che è sempre e porta in sé il rischio e il timore della fine. Come l’islandese di Leopardi, definitivamente dilaniato dai leoni o “monumentalizzato” nella stoltezza di base che guida il suo ragionamento (un rimpianto nostalgico che non si rassegna, nonostante ne abbia consapevolizzato l’assunto, all’assenza di un fondamento e, quindi, di un soggetto), ancora l’uomo dell’oggi insiste nel...
Franco Buffoni
Prefazione
“Come si riconosce una poesia?” si chiede Antonella Anedda presentando in questo volume la silloge Diritto all’oblio di Sara Sermini, dandosi una risposta che è insieme definizione e massima: si riconosce una poesia “dal fatto che tiene, conservando la sorpresa, in una strategia di prossimità̀ e distanza”. Perché́ Sermini “mostra di saper sorvegliare gli elementi, gli umori della materia che tratta”. Come la stessa poeta dimostra con i...
di Prisco De Vivo
"Colui che farà ricorso ad un veleno per pensare
ben presto non potrà più pensare senza veleno."
Charles Baudelaire
"La poesia è crudele e solitaria", con grande icasticità ha sentenziato Valerio Magrelli nel suo saggio La lettura è crudele: così come spietata e crudele è l’estroflessione intimistica e controversa dell’ultimo libro di poesia di Fresa, Bestia divina (La scuola di Pitagora Editrice); un testo fondato sul dissidio di ciò...
di
Francesco Forlani
La ganga dei poeti si premia e incensa sui giornali manifestamente di sinistra. Che poi tutti sanno che la poesia non è una cosa di sinistra, come la musica e la pittura del resto. Al massimo si potrà dire di tali opere che sono sinistre anche se premiate e incensate sui giornali manifestamente di sinistra. La poesia o è nuda o non è. Altrimenti è atteggiata, tronfia, saccente,...
Da Prova d'inchiostro e altri sonetti
di Mariano Bàino
1.
mundus (homeless man)
chiuso il tuo chiuso dentro un cassonetto
conchiglia inconchigliata col suo mollo
fra la calda immondizia, in un brodetto
sapido di primordi, finché il collo
ancora umano troppo umano non
lo scannano spirali in giro lento
di un vecchio camion nella notte con
tritarifiuti d'ordinanza -il vento,
folate fredde in mezzo allo sfasciume,
fa volteggiare un po' di cartastraccia
fra le baracche sul greto del fiume.
Il vento a due spazzini...
di Biagio Cepollaro
La critica come "esperienza di lettura".
1.
Cosa vuol dire, leggendo della poesia, fare poi della critica? Cosa vuol dire oggi, in un tempo in cui il testo come entità semiologica, tende ad avere diverso statuto, incalzato dall'oralità secondaria (Walter Ong) della telematica e dall'utilizzo di altri media, diversi dal libro, con relative implicazioni?
Paradossalmente l’esteriorizzazione a cui sembra richiamare il mutamento del paesaggio tecnologico, invita, può invitare, ad una...
di Biagio Cepollaro
*
il corpo scrive il suo poema e lo fa a giornate
questa è la sua scansione accordata al pianeta
e alle stelle che gli coprono il sonno
ogni mattina prova a riprendere dove
di sera aveva lasciato talvolta aspetta
che asciughi talvolta mescola e sovrappone
*
il corpo cresciuto su se stesso per più di cinque
decenni ha visto mutare forme e modi del desiderio
ora nell’abbraccio non sente distanza ma sempre di più
avverte il medesimo:...
di Andrea Inglese
Ho letto Il Galateo in Bosco molto giovane e ovviamente poco ne capivo. Non ricordo neppure se fosse il primo libro che mi trovassi a leggere di Zanzotto, ma ancora oggi, passati molti anni, e sedimentate molte letture, Il Galateo è come se rimanesse, per me, il libro di Zanzotto, il libro riassuntivo ed esemplare, quello che, alla fine, ho letto più spesso, e quello che ho...
L'ULISSE n. 18. Poetiche per il XXI secolo.
INDICE
Editoriale, di Stefano Salvi
IL DIBATTITO
IDEE DI POETICA
Fabiano Alborghetti
Gian Maria Annovi
Vincenzo Bagnoli
Corrado Benigni
Vito Bonito e Marilena Renda
Gherardo Bortolotti
Alessandro Broggi
Maria Grazia Calandrone
Gabriel Del Sarto
Giovanna Frene
Vincenzo Frungillo
Florinda Fusco
Francesca Genti
Massimo Gezzi
Marco Giovenale
Mariangela Guatteri
Andrea Inglese
Giulio Marzaioli
Guido Mazzoni
Renata Morresi
Vincenzo Ostuni
Gilda Policastro
Laura Pugno
Stefano Raimondi
Andrea Raos
Stefano Salvi
Luigi Socci
Italo Testa
Mary Barbara Tolusso
Giovanni Turra
Michele Zaffarano
NUOVI CRITICI SUL NOVECENTO
Vittorio Sereni
di Mattia Coppo
Attilio Bertolucci
di Giacomo Morbiato
Franco Fortini
di Filippo Grendene
Corrado Costa
di Riccardo Donati
Anni Novanta. Individui e...
di Francesco Tomada
Da L'infanzia vista da qui (Sottomondo, 2005)
Nelle campagne dietro Cormons
Quanta limpidezza d’aria che c’è oggi
se lo sguardo ha spazio siamo tutti viaggiatori
bastano i filari delle viti come rotta
e le scie di aerei a sostenere il cielo
Impercezione
Dormi e il tuo corpo si fa sottile
come un quadrifoglio tra le pagine
e non è carta ma stoffa di lenzuola
e non è libro ma tu portaci fortuna
in questa escoriazione fino al...
di Luigi Bosco
“Tu se sai dire, dillo”: un invito – aperto, generoso, accogliente; ma anche una preghiera - una supplica, quasi una implorazione. Comunque lo si interpreti – invito o preghiera - questo verso - tra i più intensi e significativi di Mesa e, in generale, della poesia contemporanea italiana più recente -sintetizza in poche ma lucidissime parole la centrale intuizione mesiana della verità etica come orizzonte della...
di Domenico Cipriano
Da Il centro del mondo, Transeuropa/Nuova poetica, 2014.
La campagna (1-5)
1.
La staccionata resta fissa nello sguardo
si attarda a misurare la luce
il passo lento del veggente scruta il verde
e torna a mescolare il suono del fiume.
Siamo fatui e sorpresi da tanta calma, la notte non tarderà
ma il suono di chi non c’è si mimetizza all’aria.
Nuvole sui passi lascivi, le impronte
ci costringono a recuperare il senso della presenza:
ogni chiaroscuro e la...
di Daniele Bellomi
Da Ripartizione della volta, Cierre Grafica / Collana Opera Prima, 2013.
da novae
potrei restare lontano dal luogo dell’osservazione, non farne mai più
parola per la parte in ombra con nessuno, valutare le distanze con occhi
abituati all’ipotetica esplosione, precedere come si procede fra variabili
e cautele, prossimità al collasso, ripassando il bordo già combusto
di ogni cosa vista e che si vive, simularne il pianto accelerato,
il suono ad ogni suo intervallo: guardo però a...
È da poco disponibile l’ultima, doppia uscita della rivista di poesia comparata Semicerchio, dedicata al tema “Poesia del lavoro”.
La sezione della testata riservata all'Italia, curata da Fabio Zinelli, include un'antologia di 29 poeti chiamati a mandare un loro testo sull'argomento.
L’indice e la prefazione del numero sono leggibili a questo link.
-
Per chi fosse interessato, una prossima presentazione della monografia - con interventi critici di Niccolò Scaffai, Andrea Sirotti, Fabio Zinelli e Paolo...
A Milano, venerdì 28 marzo 2014, alle ore 21.00
presso la Libreria Popolare
via Tadino 18 (MM Porta Venezia)
presentazione della rivista
poesia, prosa, critica
unoduemilatredici
Introduzione critica di
Paolo Giovannetti e Antonio Loreto
Letture poetiche di
Daniele Bellomi, Alessandro Broggi, Chiara Daino,
Laboratorio Defunto Bib(h)icante, Domenico Lombardini Manuel Micaletto
***
Indice del numero:
Editoriale
Antonio Pietropaoli
Presentazione
Marco Berisso e Antonio Loreto ( a c. di)
Antologia di poeti liguri e lombardi
Federico Alberto * Laboratorio Defunto Bib(h)icante *
Chiara Daino * Domenico Lombardini * Luciano Neri * Luca Villani *
Daniele...
di Luigi Socci
Da Il rovescio del dolore, Italic Pequod, 2013.
Il viaggiatore ignoto
Accappatoi fregati negli alberghi
saponi con i peli appiccicati
sfoghi d’acne da treno:
segni inequivocabili di viaggio
più o meno.
L’avviso ai naviganti era criptato.
Era evidente il posto era sbagliato.
Scelte per punto fermo
come riferimento
stelle cadenti e vento.
Era evidente il posto era sbagliato
col cane che non solo
non riconosce ma persino
staccare dal polpaccio è complicato.
Era evidente
il posto era sbagliato:
tizi mai visti
spazi ridotti, pieni di rischi.
non...
di michele zaffarano
da paragrafi sull’armonia, ikonaLíber, collana Syn, 2014
o entri nello scambio di segnali
oppure
guardi come tutto funziona
come tutto funziona in maniera diversa
il rapporto tra una parola e le altre
ammette incongruenze
la parola che ottiene un’espressione generale
è questo il valore
eccetera
quello che l’assunto di base rappresenta
rispetto alla dimensione
alla relazione tra i due termini
--
i pensieri di quelli che parlano a volte riflettono
calcolano i significati delle parole
grazie alla loro struttura
come figure del discorso
che ascoltano...
di Matteo Fantuzzi
Da La stazione di Bologna, inedito.
Questi testi sono dedicati a tutti quelli
che si trovavano a Bologna il giorno della strage.
Tutti tranne alcuni.
scoppia una bomba
nel cuore di Bologna.
due agosto ottanta
Se dalla Piazza ti incammini e prendi i portici
del centro e riesci a superare in un sol colpo
quella folla, i saldi, le vetrine, i tavolini delle firme,
se riesci a non fermarti davanti a quel barbone
inginocchiato a mo' di Cristo...
di Gianluca Garrapa
da Poevisioni , inedito.
3
crismi e tele angolari, sì. linee e triangoli babelici, sì. babilonie di generi diversi e caos, sì. purezza di spirito senza il pandemonio, sì. cerchi e perfezione, no. cenacoli di diffrazioni acustiche, sì. foglie poche e curve obnubilanti da un vento finto_proletario senza armi, forse. sottofondo adiabatico non_reciproco, sì. gatti e gufi intrecciati di canti e santi, sì. proiezioni ancastiche precisione d’immagine apparenze sguaiate,...
di Maria Grazia Calandrone
da Serie fossile, inedito.
(°) – seme
hai una debolezza di spiga,
muscoli di cavalla, un’arsura
di sabbia calpestata
nella spina dorsale
e un solco di aratura,
la solitudine di una bestia santa all’angolo
destro della bocca, dove un’intelligenza
appena nata ti sfiora
quasi senza svegliarti
metti il dito nel solco del tuo cuore, indicami
scopri la crepa tua da dove stilla
il mio sangue sulla foresta dei simboli e nel sonno che...
di Fabiano Alborghetti
Quattro frammenti (misericordia del tempo)
per Giovanni Orelli
I
Poi talvolta ci si perde.
Non che il cuore svuoti, no: le distanze
forse, altri luoghi o troppi anni
gli affanni concentrati in tutti i giorni
a fare un muro. Il nostro eterno imperfetto.
Bisognerebbe insistere, non essere affiancati
solamente. Sconfiggere le geografie, quando si può.
-
II
Avevi ragione tu a dire
che se nulla c’è da dire, allora è meglio
un buon tacere. Troppe rane
concertini. Troppe cene di cretini.
-
III
E quanto...
di Luciano Neri
da Figure mancanti, inedito.
(…)
(infanzia delle figure)
Il becchino e il giardiniere
nella perdita ad occhio delle loro immagini
(dalle fosse comuni al giardino botanico).
Intenti a trafugare a espiantare
le voci mancanti nel foro scoperto
che li unisce nel comune lavoro di scavo:
il campo vocale, uno, delle ellissi, due.
-
(…)
(visite all’Evangelico)
A D.
Nessuno ci chiedeva più il nome
e restavamo al palo di obici
piantati (al Tacheles) e come intrusi
nella corsia degli incurabili…
Ognuno cambiando ago
nel sangue –...
Giardini d’inverno
Poesia contemporanea: riconnessa relata
In collaborazione con: Ivan Schiavone & Cecilia Bello Minciacchi
Con: Jolanda Insana
Franco Buffoni
Nanni Balestrini
-
da GENNAIO a MARZO
NUOVO CINEMA PALAZZO
Piazza dei Sanniti 9/A
Roma
ore 19:00 / ingresso gratuito
La poesia si affaccia per la prima volta al Nuovo Cinema Palazzo e lo fa con un ingresso trionfale: in collaborazione con Ivan Schiavone – poeta, fondatore e direttore della collana exratione – nasce infatti la rassegna Giardini D’inverno. Poesia contemporanea: riconnessa relata, che ospiterà alcuni...
di Luigi Di Ruscio
Mi hanno pubblicato l’ultima raccolta. Non sono all’altezza per sostenere tutto questo casino. La cosa è superiore alle mie forze, oltre alla mancanza di coraggio morale subentra anche la mancanza di coraggio morale. Non al punto di chiedere scusa, perché in tutti i casi non meritate di meglio. Uno sta a casa lontano da tutto scrive tutto quello che gli passa in testa e poi quando...
di Luigi Di Ruscio
Mi proponevo poesie a comunicazione rapidissima e senza sotterfugi, la gente ha fretta e bisognerebbe scrivere romanzi di un’unica frase, la mia è una affermazione di identità e mi irrita se mi confrontano con un scrittore molto importante che magari stimo. Antonio Porta quando dirigeva “Alfabeta” voleva pubblicare il primo capitolo del mio romanzo il Palmiro, dovette rinunciarvi, aveva trovato tutta la redazione contro, nella redazione...