di Laura Liberale Ti convinci di essere già morto, che la tua morte è già avvenuta, non senti nulla, nessuna emozione, diventi come un sasso, ti prosciughi.
di Marina Massenz
Appena toccammo terra, uscendo da una valigia aperta alla dogana, capimmo di essere nel Nuovo Mondo. Dal nostro primo punto d'osservazione, una rientranza del bordo del marciapiede, vedevamo infatti marciare una serrata flottiglia di scarpe da ginnastica. Tutti si muovevano sportivamente.
Con la nostra struttura, fatta solo di scheletro, un asse centrale e diverse ramificazioni trasversali, non ci sarebbe stato facile passare all'operazione "metamorfosi", così insita nella nostra...
di Sonia Lambertini
Spot
L'estate irrompe, troppa luce, il sole d’agosto vuole espansione - non ce l'ho - contrario di riduzione, contrazione. Spiaggia spritz splatter story, bordo piscina e tu sei la star, spalle dritte petto in fuori e tanti saluti da silicon Valley. Pelle dovunque, pelle al bar, pelle al discount, prugne secche tra mele mature in danza perenne tra ciao come stai. Borsa di paglia, cappello di paglia, capelli...
di Michele Zaffarano
«Cantare la noia, il dolore, la tristezza, la malinconia, la morte, l’ombra, l’oscurità, ecc. significa volere, a tutti i costi, guardare soltanto il puerile rovescio delle cose. (…) Sempre a piagnucolare. Ecco perché ho completamente cambiato metodo, per cantare esclusivamente la speranza, l’aspettativa, la calma, la felicità, il dovere».
È con queste parole che Isidore Ducasse, in una lettera indirizzata al proprio banchiere, annuncia il radicale mutamento che...
di Andrea Inglese
4. L'esplorazione dell'ovvio
Siamo davvero all'opposto dell'attitudine del “prosatore lirico”. Quest'ultimo si dirige verso la prosa con l'intento d'iniettare in essa quel surplus stilistico che la innalzerà ai livelli d'intensità e autenticità del dettato poetico. Cadiot e gli altri autori citati, invece, abbracciano la prosa per meglio liberarsi dell'eredità lirica nel suo complesso (codice e ideologia di genere). Qui la lezione decisiva, all'interno del panorama francese, viene ancora...
di Andrea Inglese
1. Un fenomeno lievemente aberrante
La critica italiana pare intenta a interrogarsi con sempre maggiore costanza su di un fenomeno lievemente aberrante: la poesia in prosa. In qualche modo, si è ormai giunti a prendere atto che nella poesia, come genere letterario specifico, sono rintracciabili dosi massicce di prosa. Tale fenomeno, ovviamente, non può che destare una certa inquietudine in un'attività seconda, come quella del critico, che nella...
di Andrea Inglese
4. Ponge, Beckett e la questione dei generi
Ho citato in precedenza una serie di autori francesi che alcuni poeti giovani stanno traducendo in questi anni in italiano o che, comunque, costituiscono un punto di riferimento importante per il loro percorso poetico. Ora mi soffermerò in modo particolare su alcuni di essi, cercando di mostrare quali aspetti della loro scrittura possono risultare per noi degni d’interesse. Per prima...